mercoledì 5 gennaio 2022

L'INCARNAZIONE


 Dio stesso è apparso nella carne.

 Noi Cristiani Ortodossi che osserviamo l'antico calendario della Chiesa ci stiamo avvicinando alla celebrazione della Natività di Cristo Nostro Signore.  Il 7 gennaio ci ritroveremo tutti insieme in monasteri, cappelle, chiese e cattedrali, per celebrare la Liturgia della Natività di Nostro Signore, Dio e Salvatore, Gesù Cristo.

 L'incarnazione stessa del Figlio di Dio e la sua venuta nel mondo è singolarmente uno dei più grandi eventi della storia dell'umanità.  Che Dio stesso assuma la nostra immagine e unisca la sua divinità alla nostra umanità, è uno dei grandi misteri della nostra fede.

 Una Vergine, che con la sua umiltà fu obbediente alla volontà di Dio, accettando di diventare tabernacolo vivente dello stesso Dio che la creò, e che per sua obbedienza divenne la prima discepola del Signore, e la Nuova Eva, inaugurò la nostra  salvezza.

 Per la Sua condiscendenza la salvezza è entrata nel nostro mondo e il potere della morte è stato vinto.  Lo stesso Verbo di Dio, per mezzo del quale è nato tutto il cosmo, è diventato un bambino, nato da una donna.  In quel momento i demoni tremarono, sapendo di aver già perso la loro battaglia, e la ribellione contro Dio ne aveva visto la fine.

 Prepariamoci alla ricezione dei Santi Misteri, affinché, accogliendo il Corpo e il Sangue di Nostro Signore durante l'imminente Liturgia della Natività, possiamo far nascere, di nuovo, Cristo nei nostri cuori.  Rinasciamo nello spirito, trasformati e sanati dal Dio vivente delle luci.  Insieme agli angeli e a tutte le schiere celesti, cantiamo:

 Alleluia, Alleluia, Alleluia, Signore Dio degli eserciti, i cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

 Con amore in Cristo Giuseppe Capparelli.

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