domenica 22 settembre 2024

LA MADONNA D'ITRIA

 

La presenza del Cristianesimo Ortodosso nel Sud Italia risale fin all'epoca apostolica, e nonostante fu perseguitata e totalmente spazzata via dalla chiesa cattolica romana, ancora oggi, in molte zone del sud Italia si venerano molte icone, che secondo la tradizione, furono trasportate in questi luoghi dai monaci Ortodossi da Costantinopoli o altri centri Ortodossi d'Oriente. Il caso più noto e caratteristico è quello della Madonna d'Itria o Odigitria, protettrice della Sicilia.

Nelle storie dell'arrivo di tali icone in Occidente, malgrado la totale cattolicizzazione del territorio, vi è quel lontano ricordo di un tempo in cui il Sud Italia era Ortodosso, e in alcuni dipinti ricorre il topos letterario di due monaci Ortodossi che portano in salvo via mare l'Immagine della Vergine nascosta in una cassa: per questo motivo, nelle rappresentazioni di Nostra Signora di Costantinopoli spesso la figura di Maria con il bambino Gesù appare spuntare da una cassa portata in spalla da due anziani monaci Ortodossi (Calogeri), come nel caso del dipinto di Antonello Riccio "La Madonna di Costantinopoli (d'Itria)" venerata nella chiesa di Santa Caterina di Valverde a Messina. Simon Pietro e Paolo di Tarso stanno a sinistra e a destra a simboleggiare l'appartenenza e la continuità apostolica Ortodossa dell'Immagine venerata e portata in spalla dai monaci Ortodossi.