mercoledì 13 marzo 2024

DOVE SONO I GRECI...??? (2.0)

 

Con questo volevo fare una continuazione dell'articolo precedente ⬇️:
https://giuseppecapparelli85.blogspot.com/2024/03/dove-sono-i-greci.html

Concludevo l'articolo con questa frase:
"Gli Abiti, la Storia, gli Eroi, la Mitologia e la Cultura ellenica sono tutti presi dagli Albanesi." (Ricercatore greco Ilia Petropulos)

Un esempio di come la persecuzione della lingua Arvanita-Arbëresh in Grecia e della loro totale assimilazione ha portato a definire "greche" qelle che invece sono in realtà vere e proprie antiche tradizioni Arbëresh è la danza "Trata", una tradizionale danza albanese che veniva tramandata da tempo immemore dalle popolazioni autoctone albanesi e dalle popolazioni Albanesi-Arbëresh che abitano la Grecia moderna.

A confronto le donne ETRUSCHE del V secolo a.C. e le donne ALBANESI-Arbëresh della Grecia, inizio del XX secolo.

Foto n. 1 - La Tomba delle Ballerine o Tomba delle Danzatrici è una tomba peuceta a Ruvo di Puglia, Italia. Fu scoperto nella necropoli di Corso Cotugno nel novembre 1833. La data della sua costruzione è incerta, sono state proposte date che vanno dalla fine del V secolo aC alla metà del IV secolo aC. In ogni caso gli affreschi della tomba costituiscono il più antico esempio di pittura figurativa in Puglia, insieme ad un'altra tomba di Gravina di Puglia. I Peuceti presero in prestito la pratica di dipingere le tombe dagli Etruschi, che ebbero un'importante influenza sulla loro cultura. La tomba prende il nome dalle donne danzanti che compaiono sugli affreschi della tomba. I pannelli con gli affreschi sono ora esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Foto n.2 - Donne della popolazione albanese/arvanita-Arbëresh di Eleusina (adesso Grecia) che ballano la ''Trata'', antica danza tradizionale Arvanita assimilata e presa dallo stato greco moderno.

Foto n.3 - Dipinto: Ragazze che ballano la Trata a Megara (una delle regioni degli Arvaniti-Arbëresh della Grecia) Paul Bret (francia, 1902-1956)

Qui di seguito riporto alcuni riferimenti di fine Ottocento e inizio Novecento riguardanti le popolazioni albanesi di Eleusi e di altre regioni della Grecia:

- "Loro [Albanesi] occupano la metà meridionale dell'Eubea e la metà settentrionale di Andros. Corinto, Maratona, Plataea, Mantinaea, Leuttra, Eleusi, Salamina - nomi importanti nella storia ellenica - sono popolate non da Greci, ma da Albanesi." (Ferriman, Z. Duckett)

- "Eleusi è un villaggio di circa 1200 abitanti albanesi" (James Alexander, Grecia 1906)

- "Questo costume, come quello di tutte le donne eleusine, è semplice, ma molto poetico. Le belle giovani sorelle avrebbero potuto rappresentare le sacerdotesse di Cerere.
Quasi tutta la popolazione di Eleusi è albanese e parla la lingua albanese, una lingua del tutto diversa dal greco, e che molti sostengono essere una discendente della più antica lingua pelasgica. È ancora la lingua popolare dell'Albania (Epiro), il paese in cui era venerato lo Zeus pelasgico." (Fredrika Bremer 1863)

- "TRIBÙ DEGLI ALBANESI - Ma gli albanesi che abitano sia nell'Illirico che nell'Epiro sono un unico popolo, la cui lingua non varia che con lievi modifiche del dialetto. Dobbiamo o supporre che gli scrittori antichi ignorassero la relazione tra gli Epiroti e gli Illiriani, e che le nazioni così chiamate fossero un'unica razza... La costa orientale dell'Adriatico, dal golfo di Drino alla baia di Arta, è l'estensione dell'Albania vera e propria da nord a sud; ma il popolo albanese è sparso molto più lontano. Si estendono non solo in tutto l'Epiro, ma attraverso le province settentrionali della Grecia, Tessaglia, Etolia, Beozia e Attica, e si trovano in molte isole greche; così in Romelia, in Servia e fino alle porte stesse di Costantinopoli. Vi sono anche notevolissime colonie di razza albanese sulla costa della Calabria e in Sicilia, dove sono fuggiti dalle armi dei Turchi quando questi conquistarono la costa albanese, e dove conservano la loro propria lingua e religione, che è quello della chiesa ortodossa." (M. Ange Masci)

- "Dicono che Atene non è affatto una città greca nel vero senso della parola. Forse non etnologicamente: senza dubbio la razza si è un po' mescolata; ma l'Atene di oggi mi sembra somigliare meravigliosamente, nelle sue folle e nei suoi costumi, all'Atene di Aristofane e di San Paolo. Si capisce meglio Aristofane dopo aver osservato per mezz'ora la via di Hermes o l'antico mercato proprio sotto l'Acropoli. Quasi la metà della popolazione di strada che lavora, commercia, guida gli asini e taglia la legna, che trasporta carichi di lavoro è composta da albanesi. La fustanella, o kilt bianco, della tradizione albanese è comune nelle strade di Atene quanto l'uniforme del soldato semplice a Londra." (W. James)

Concludo dinuovo così:
"Gli Abiti, la Storia, gli Eroi, la Mitologia e la Cultura ellenica sono tutti presi dagli Albanesi." (Ricercatore greco Ilia Petropulos)