lunedì 22 aprile 2024

PETRO NINI LUARASI 🔯🇦🇱

 

Petro Nini Luarasi nacque a Luaras il 22 aprile 1864, è stato un attivista, presbitero Cristiano Ortodosso, insegnante e giornalista albanese.

Ha condotto in tutta la sua vita una battaglia incessante alla difesa della lingua albanese. Dopo aver terminato gli studi presso il seminario di Qestorat lavorò come insegnante nei villaggi del Distretto di Kolonjë. Qui ebbe l'opportunità di insegnare la lingua e la cultura albanese a molti studenti. Tutte le attività pedagogiche di cui era artefice furono segrete in quanto il regime ottomano e gli occupatori greci impedivano lo studio della lingua albanese.

Tra il 1887 e il 1893 Luarasi aprì a Ersekë e in alcuni villaggi del distretto di Kolonjë le prime scuole di lingua albanese. La fondazione e la promozione di scuole albanesi nell'area di Kolonjë da parte di Luarasi lo portarono in conflitto con i Tirchi e con Filaretos, l'arcivescovo greco di Kastoria il quale condannava il suo lavoro con l'istruzione scolastica albanese affermando che la lingua albanese “non esisteva”.

Petro Nini Luarasi fu uno dei delegati al Congresso di Monastir che nel 1908 sancì la creazione dell'alfabeto albanese. Per le sue gesta patriottiche, l'insegnamento della lingua albanese e l'attivismo sociale egli fu perseguitato dai Turchi e dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli. Morì avvelenato sotto il mandato di quest'ultimo il 17 agosto 1911.

RESTITUTA D'AFRICA 👑🌿

 


Santa Restituta fu vergine e martire Ortodossa africana della Tunisia formatasi alla scuola di San Cipriano, vescovo di Cartagine.

Durante la decima persecuzione anticristiana, ordinata dall’Imperatore Diocleziano nel 304, un folto numero di cristiani, continuarono a radunarsi nella città di Abitina in casa di Ottavio Felice per celebrarvi il rito eucaristico, sotto la guida del Sacerdote Saturnino.    
Una cinquantina di loro venne sorpresa dai soldati romani: furono arrestati, interrogati e quindi trascinati in catene a Cartagine. Il 12 febbraio del 304 subirono l’interrogatorio rituale alla presenza del proconsole Anulino e, riconfermata la loro fede nonostante le torture, vennero condannati a morte: fra loro c’era anche Restituta.

La Santa che, stremata dalle torture, fu posta su di una barca carica di stoppa, intrisa di resina e pece; quando questa fu portata al largo dai carnefici e data alle fiamme, la Santa rimase illesa, mentre il fuoco annientò l’altra imbarcazione con i suoi occupanti. Restituta ringraziò il Signore e invocò che un Angelo la accompagnasse durante la traversata: esaudita, riconoscente domandò di accedere alla pace eterna e serenamente spirò.

La barca, trascinata dal vento dell’Africa approdò all’isola Aenaria, Pithecusa, oggi Ischia, situata di fronte al golfo di Napoli, toccando terra nella località detta “ad ripas”, oggi San Montano.

Viveva in quel luogo una matrona cristiana di nome Lucina: avvertita in sogno dall’Angelo, si recò sulla spiaggia, dove trovò l’imbarcazione arenata e in essa il corpo intatto e splendente di Restituta. Radunata la popolazione, venne data solenne sepoltura alla Martire nel luogo detto Eraclius, alle falde dell’attuale Monte Vico in Lacco Ameno, dove sono conservati i ruderi di una basilica paleocristiana, e dove sorge oggi un Santuario dedicato alla Santa dove sono conservate le sue sante reliquie.

Il culto di Santa Restituta d'Africa si diffuse in tutto l'allora sud Italia Ortodosso, ma dopo le invasioni cattoliche-normanne e la conseguente distruzione dell'Ortodossia da parte di questi, la Santa fu inglobata nel culto cattolico venendo perfino raffigurata con la pelle bianca come è solito del razzismo cattolico.

DEREK 🔯🔥