lunedì 15 aprile 2024

SAN GIOVANNI KUKUZELI (Shën Janji Kukuzeli) - Il genio della musica Cristina Ortodossa. 🌿🎼🎶🎵🔯🌿

 

San Giovanni (Jan) Kukuzeli (1280- 1370) era un monaco Ortodosso albanese di Durazzo 🇦🇱. Santo, innografo, maestro e teorico della musica sacra Ortodossa.

Conosciuto come il più grande musicista e cantante di Costantinopoli, rivoluzionò la musicologia Ortodossa e creò il "Sistema musicale circolare", che divenne noto con il suo nome "Sistema Kukuzeli" o "Ruota Kukuzeli". Jan Kukuzeli è considerato la "seconda fonte" della musica sacra Ortodossa, dopo San Giovanni Damasceno.

Le sue opere, nei manoscritti, sono degli straordinari tesori. La Chiesa Ortodossa orientale di tutto il mondo onora questa santa figura e celebra la sua memoria ogni 1 ottobre.

Questa è una breve descrizione biografica:

Jani nacque a Durazzo, una città portuale cosmopolita, convertita a Cristo dagli inizi del cristianesimo dallo stesso San Paolo. Suo padre morì quando era molto giovane, così la madre si occupò della sua educazione, affidandolo ai migliori insegnanti dell'epoca. Si dice che quando al piccolo Jan gli veniva chiesto quale fosse il suo cibo preferito, rispondeva sempre: "le zucchine", in albanese Kukuzelat. Così quest'ultimo poeta e grande dolce cantante prese il soprannome di Kukuzeli. Egli si distingueva per un'intelligenza rara, una voce angelica e grandi capacità musicali.

Sembra che, a causa di quella voce, fu mandato a Costantinopoli, capitale dell'impero, per studiare e cantare alla corte imperiale. Vedendo il suo grande talento e i sorprendenti progressi nella musica, lo nominarono responsabile delle attività musicali della capitale, conferendogli il titolo di Maestro, titolo molto importante all'epoca. La musica giocò un ruolo speciale a Costantinopoli, così Jan divenne un membro della corte imperiale e uno dei preferiti dell'imperatore stesso. Per la sua voce straordinaria, veniva chiamato "voce angelica". Quando cantò lì, nella chiesa di Santa Sofia , tutti si radunarono per ascoltarlo e commossi da quella voce cominciarono a piangere.

Ma pur essendo il favorito dell'imperatore e rispettato da tutti, il suo cuore non era felice. La sua anima desiderava una vita ascetica completamente dedicata a Dio, mentre la vita di corte con tutte le tentazioni e le glorie gli impediva di vivere una vita spirituale. Anche il re, poiché lo amava tanto, volle che sposasse la figlia di un nobile. Il giovane decise quindi di scappare. Così, vestito da povero pastore, partì e si recò al Monastero della Grande Lavra sul Monte Athos. Lì chiese di essere accettato nella vita monastica. Nessuno conosceva Jan e non identificava questo pastore con il grande artista della capitale, nonostante la sua fama fosse arrivata anche al Sacro Monte.

Un giorno, mentre stava pascolando le capre in un luogo deserto, pensando di essere solo, cominciò a cantare un inno dedicato a Maria Madre di Dio, con voce più forte del solito. Ma un asceta (un monaco che vive in solitudine) che viveva nelle vicinanze lo udì e, stupito dalla bellezza del canto e della melodia, vedendo anche gli animali che non pascolavano ma si divertivano, si recò dall'abate della Grande Lavra, che chiamò anche il pastore e lo costrinse a dire la verità. Jan lo pregò di restare nel monastero e di non consegnarlo all'imperatore, perché desiderava più la vita monastica che quella di corte.

L'abate gli ordinò di lasciare il lavoro di pastore e di assumere la direzione del coro della chiesa centrale del monastero. Jan obbedì. Ma nello stesso tempo, l'abate, che non voleva andare contro gli ordini dell'imperatore, andò a Costantinopoli per incontrarlo, per chiedergli perdono per Jan. Il monarca volle che tutti si inchinassero davanti alla volontà divina e ordinò all'abate di liberare Jan e decidere da solo cosa avrebbe fatto. L'abate, pieno di gioia, ritornò al monastero e diede la lieta notizia a Jan e ai fratelli del monastero.

Jan così continò la sua vita ascetica (di pratica spirituale) più di prima. Si stabilì in una casa dedicata ai Santi Arcangeli, vicino al monastero, praticando il digiuno, la penitenza e la preghiera incessante. Trascorse il resto della sua vita cantando inni di lode a Dio e alla Madre di Dio Maria, oltre a comporre numerosi brani di musica sacra, che hanno lasciato tracce profonde nella tradizione Cristiana Ortodossa.

Molto noto è il miracolo quando gli apparve la Santa Maria Madre di Dio, ricompensandolo con una moneta d'oro per i suoi meravigliosi inni, dove ancora oggi nella cappella in suo onore si trova anche l'icona "Santa Maria di Kukuzel" (Sën Mëria Kukuzelit - Kukuzélisa) -foto-. Jan seppe il giorno della sua morte, molto tempo prima, così quando si è avvicinato il tempo, Jan radunò tutti i fratelli, chiese perdono e ordinò loro di seppellirlo nella casa dei Santi Arcangeli, dove viveva. È morto il 1 ottobre.