🌿 Oggi, nel 333 a.C., Alessandro Magno ottenne una grande vittoria su Dario di Persia nella battaglia di Isso nell'Anatolia sud-orientale.
Alessandro Magno fu davvero un genio nel modo in cui riuscì a unire i capi albanesi dopo la morte del padre, dato che ogni volta che moriva un re macedone c'era sempre una guerra civile che devastava il paese. Ma non quando morì Filippo, perché Alessandro teneva di più alla gloria e alla fama piuttosto che ai beni materiali, e così diede ai re e ai principi albanesi ricchi doni e terre in cambio del loro servizio nella successiva campagna asiatica. Così Alessandro portò con sé un esercito confederato albanese rinforzato da unità greche e traci, rendendo così il suo esercito la migliore forza militare che il mondo avesse mai visto.
Dario aveva assoldato 30.000 opliti mercenari greci per fermare Alessandro e salvare il suo impero, ma il giovane re macedone aveva costruito un esercito albanese formidabile all'epoca, dall'Epiro alla Dardania e all'Illiria in Dalmazia, Alessandro aveva scelto unità d'élite dalle forze tribali albanesi e le aveva unite ai suoi contingenti macedoni albanesi per forgiare il miglior esercito del mondo antico. I macedoni, rinforzati dai Dardani e dagli Illiri, sfondarono le linee greche e persiane scatenando una carneficina sul loro cammino, facendo andare nel panico Dario e farlo scappare a gambe levate dalla battaglia, lasciandosi alle spalle il suo accampamento e tutta la sua famiglia per essere catturati dai macedoni.
Ma Alessandro dimostrò grande cavalleria e trattò la famiglia di Dario come se fosse sua perché, dopotutto, non aveva nulla di personale con Dario, ma stava combattendo contro di lui per la regalità dell'Asia.
"Guardai, ed un capro da ovest percorreva la superficie della terra senza toccare il suolo. Il capro aveva fra gli occhi un corno notevole. Si avvicinava al montone con due corna che avevo visto stare davanti al corso d’acqua; correva verso di lui con tutta la sua furia. Lo vidi scagliarsi contro il montone, pieno di rabbia verso di lui. Assalì il montone e gli ruppe le due corna, e il montone non ebbe la forza di resistergli. Allora il capro lo gettò a terra e lo calpestò, e non c’era nessuno che potesse liberare il montone dal suo potere. Il capro si esaltò moltissimo, ma appena fu diventato potente, il grande corno si ruppe; al suo posto spuntarono quattro corna notevoli, verso i quattro venti dei cieli." (Daniele 8:5-8)
📷 Nella foto: Alessandro in un dettaglio del Mosaico della battaglia di Isso ritrovato a Pompei conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
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