mercoledì 15 gennaio 2025

ALBANIA TARANTINA

 

🌿 Gli storici usano il termine di "Albania Tarantina" per riferirsi ad un'area a sud di Taranto che apparteneva all'Albania Salentina nella storica provincia di Terra d'Otranto e nella quale si trovavano insediamenti di soldati e profughi albanesi durante l'occupazione ottomana dei Balcani nel Medioevo.

📷 Nella mappa: Ubicazione approssimativa dell'Albania Tarantina tra il 1470 e il 1540.

L'Albania Tarantina comprendeva 14 insediamenti:
Il primo insediamento albanese fu Faggiano prima del 1470. 
Nel 1514 famiglie albanesi provenienti da Fragagnano fondarono l'insediamento di Montisparani (oggi: Monteparano). 
Nel 1517 furono fondati Carosino e San Crispieri (oggi frazione di Faggiano) e nel 1518 Monteiasi. 
Nel 1519, il capitano Stratiote Lazzaro Mattes (o Lazaro Mathes) ricevette i “Casali” per i suoi servizi alla corona di Carlo V, re di Napoli (1504–1516). 
Roccaforzata, San Martino (estinto) e Belvedere (estinto) con il privilegio di farli insediare da suoi connazionali. 
Montemesola venne edificata intorno al 1520, seguita da San Giorgio nel 1524.
San Marzano (oggi: San Marzano di San Giuseppe) nel 1530 e Civitella nel 1540. 
Altri insediamenti furono Fragagnano e Mennano (già estinto nel 1578) con la Cappella Santa Maria della Camera.

Albanesi abitavano anche a Castellaneta, Martina Franca, Monacizzo, Mottola, Mutunato (oggi a circa 3 km da Avetrana) e Palagiano.

Gli albanesi portarono con sé dalla nativa Albania, nella loro nuova patria, non solo la lingua albanese, i loro usi e costumi, ma anche la loro religione Cristiana Ortodossa.

A causa delle persecuzioni dei Cattolici le comunità dell'Albania Tarantina furono costrette ad abbandonare l'Ortodossia convertendosi al cattolicesimo nei primi due secoli sotto la pressione dell'arcivescovo di Taranto, Lelio Brancaccio.

Nessun commento: