📷 Il busto romano in terracotta di Selene, la dea della luna, è un notevole manufatto che la ritrae incoronata da una luna crescente, un simbolo tradizionale del suo dominio lunare. Selene era venerata sia nella mitologia greca che in quella romana come personificazione della luna, associata alla calma, alla luce e alla natura ciclica del tempo.
Ma le sue origini risalgono a tempi molto più anteriori di quella dei Greci o dei Romani, la figura di Selene deriva dall'antica mitologia pelasgo-albanese.
Tra i primitivi pelasgo-albanesi questo personaggio, come tutti quelli che poi saranno fatti "dei", non era una figura umana ma semplicemente rappresentava un evento naturale, in questo caso rappresentva il ciclo naturale della luna, fu solo in seguito antropomorfizzata e corrotta dagli elleni e dai romani.
📜 "Molti nomi, anche nella mitologia greca, non sono di origine greca e altri sono stati grecizzati in modo imperfetto." (Arthur Evens, Scripta Minoa II, 1952, c.67)
📜 "Gli dei del paganesimo hanno tutti nomi derivati da radici albanesi." (Girolamo De Rada)
Ed è proprio dalla lingua albanese che bisogna trovare la sua radice etimologica e non dal greco.
Il nome Selene deriva esattamente dall'albanese SILL HËNË o SIEL HENE o SIEL HËNEN che letteralmente significa [COLEI CHE] PORTA LA LUNA o [COLEI CHE] TRASPORTA LA LUNA.
Selene era la dea Titanica della luna. Era raffigurata come una donna che cavalcava un cavallo all'amazzone o guidava un carro trainato da una coppia di destrieri alati che, come suo fratello Elio, il dio del Sole (dall'albanese DIELI, cioè SOLE), che ogni giorno guidava il suo carro solare attraverso il cielo, anche Selene guidava un carro attraverso i cieli trasportando la luna lungo il corso della sua orbita. La sua sfera lunare o mezzaluna era una corona posta sulla sua testa. A volte si diceva che guidasse una coppia di buoi e la sua mezzaluna lunare era paragonata a un paio di corna di toro.
📜 "L'aria, prima non illuminata, risplende con la luce della sua corona dorata, e i suoi raggi brillano chiari, ogni volta che la luminosa Selene, avendo bagnato il suo bel corpo nelle acque dell'Oceano, e indossato la sua veste che brilla lontano, e aggiogato il suo cavallo dal collo forte e splendente, spinge i suoi cavalli dalla lunga criniera a tutta velocità, alla sera a metà mese: allora la sua grande orbita è piena e allora i suoi raggi brillano più luminosi man mano che aumenta. Quindi è un segno sicuro e un segno per gli uomini mortali." (Inno omerico a Selene)
📷 Questo busto nella foto, ospitato nell'Allard Pierson Museum di Amsterdam, riflette l'adattamento romano e greco di temi religiosi pelasgi-albanesi, combinando eleganza artistica con significato mitologico.
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