Nel Grande e Santo Giovedì i Santi Padri, che hanno tutto stabilito con saggezza, trasmettendo gli uni agli altri la tradizone ricevuta dai divini Apostoli e dai sacri Vangeli, ci hanno tramandato di festeggiare quattro ricorrenze: la sacra Lavanda, la mistica Cena (cioè la consegna dei tremendi Misteri), la Preghiera divina, lo stesso tradimento.
Lava i piedi ai suoi discepoli, di sera, quel Dio il cui piede, in antico, di sera calcava l'Eden.
La Cena è duplice: l'una propone la Pasqua della legge, l'altra, la nuova Pasqua, il Corpo e il Sangue del Signore.
O Cristo, preghi e gocce di sangue, per il timore, appaiono sul tuo volto. Chiedi intensamente che la morte si allontani, illudendo in questo modo il nemico.
Giuda, scuotendo la testa, si mosse meditando malvagi propositi e cercando l'opportunità per consegnare alla condanna il Giudice, che è il Creatore di tutto l'universo e Dio dei padri nostri.
Il sinedrio dei giudei si riunisce in fretta per consegnare a Pilato l'Artefice e Creatore dell'universo. O iniqui! O infedeli! Preparano il giudizio a colui che verrà per giudicare i vivi e i morti, e la passione a colui che guarisce le passioni. O Signore longanime, grande è la tua misericordia! Gloria a te!
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