lunedì 28 settembre 2020

MUSICA CHE ORIGINA MORTE DEMOGRAFICA


La musica è il più grande strumento propagandistico del potere e come tale viene utilizzato per destabilizzare e controllare le masse.

Gli idoli delle masse giovanili diventano così strumenti propagandistici tramite canzoni e video che nascondono messaggi subliminali potenti in quanto influenzano a livello inconscio.

La propaganda del potere è incentrata anche sul ridurre la crescita demografica e, tralasciando il programma Agenda 21, ciò diventa importantissimo al fine di controllare gli stati. La crescita demografica di un paese significa crescita politica, economica, sociale e militare dello stesso e inoltre presuppone l’esistenza di famiglie e non di single depressi.

Il modo migliore per ridurre la crescita demografica è indurre perciò all'individualismo e alla polarizzazione.

Negli anni 50, il rock and roll sconvolse ogni pregiudizio sul sesso e grazie a cantanti come Elvis Presley con i suoi movimenti di bacino diede il via ad una rivoluzione sessuale in tutto l’Occidente.

Infatti se la donna viene svilita a mero oggetto del desiderio sessuale, per sentirsi sicura di piacere sarà indotta a mostrare parti maggiori del suo corpo, e se l’amore viene ritratto come sentimento angoscioso e il matrimonio come una gabbia, chi vorrà mettere su famiglia e avere figli?

Inoltre la percentuale di cantanti omosessuali è cresciuta a dismisura e i cantanti eterosessuali sono testimonial oltre che della droga e della violenza, di una vita sessuale che possiamo definire libertina.

Infine si può notare che la corruzione della donna è portata all’eccesso grazie anche a programmi la cui propaganda spinge le donne ad odiare gli uomini, infatti tendono a rappresentare le donne quali vittime dell’uomo infame o come vincitrici contro l’uomo la cui virilità viene messa in discussione.

Attraverso una campagna propagandistica degna di 1984 di Orwell, la musica e l’intrattenimento vengono quindi utilizzati per scatenare odio e divisione tra le persone.(Haricore Sasnelli)

"Finché l'orecchio vibrava in armonia con i suoni della natura o con una musica costruita anch'essa in armonia con le strutture interne all'uomo, costui non si distruggeva. La frenesia assordante delle città, la pseudo-musica a base di frastuono che non è altro che la disintegrazione del suono, i cantici vissuti più ad un livello puerilmente sentimentale piuttosto che ad uno autenticamente spirituale, tutto questo insieme concorre a far proliferare le piante mortali del nostro essere."                        (Annick de Souzenelle)