Parliamo di numeri, tanto per non perdere di vista quanto siamo idioti.
Questo è uno specchietto pubblicato dal Corriere della Sera Il Giornale del virus.
21 marzo, contagi: 6557
14 ottobre 7332 più o meno gli stessi.
Tamponi: 1 marzo 26336
14 ottobre 152196, quindi sei volte, il 600% dei tamponi.
Positività ai tamponi: 21 marzo 25%
14 ottobre 4,8%
Vittime presunte: 793 il 21 marzo
43 il 14 ottobre.
Letalità: 7,8% il 21 marzo
0,3% il 14 ottobre
Ricoverati con sintomi: 17708 il 21 marzo
5470 il 14 ottobre
Terapie intensive: 2857 al 21 di marzo
539 al 14 di ottobre
Che cosa si evidenzia in particolare in questa tabella?..... che siamo una massa di imbecilli, che glie li stiamo fornendo noi i numeri, perché andiamo a fare i tamponi, perché facciamo le file di ore, mezze giornate, per farci tamponare e automaticamente con il tampone gli forniamo una serie di dati importanti che poi loro utilizzano per mettercelo nel sedere, per farci fallire, perché ripeto ancora una volta che l'obiettivo è quello di obbligarci a vivere diversamente rivoluzionando il sistema economico. Vogliono far fallire quell'economia che non gli serve più, attraverso cui però noi ci mangiamo, perché stanno spostando i soldi tutti da un'altra parte.
Quindi i ristoranti non gli interessano più, i bar non gli interessano più. Però gli interessano le sale da gioco, gli interessano i luoghi dove si scommette, di cui non si parla però in questi provvedimenti.
Adesso addirittura il virus c'avrà l'orologio, perché oltre ad avere il contatore dove fino a sei dentro casa non contagia, fino a trenta ai matrimoni non contagia, fino a un certo orario non contagia. Vedete colpiscono i ristoranti.
Tutta questa roba è falsa... i numeri sono saliti perché hanno sestuplicato il numero dei tamponi.
E gli scienziati, quelli seri, non quelli che vanno in TV pagati per dire stronzate, hanno avvisato che i tamponi sono falsi.
I tamponi hanno un falso del 95%, e tutta questa roba è inventata.
Sono tutte balle che raccontano, e noi ci cadiamo con tutte le scarpe.
In italia ormai è tutto fallito.
(Cit. Gianluca Spina)
