lunedì 13 maggio 2024

⚡DA UN QUOTIDIANO DELL'ANNO 1843 e 1901 CHE PARLA DELLA SITUAZIONE LINGUISTICA E DEMOGRAFICA DELLA GRECIA IN QUEI PERIODO:

 

📰 IL GRECO NON È PARLATO: UNA SITUAZIONE SPECIALE PREVALE AD ATENE E DINTORNI!!!

 3 settembre 1843 - Proclamazione della Costituzione della.. Grecia...!!!
L'unico "greco" tra la folla è il prete Ortodosso
Lui è l'unico che conosce la lingua greca..!
Tutti gli abitanti della Grecia parlavano albanese e indossavano costumi albanesi..!

 "Vicino ad Atene prevale una situazione particolare. Un incidente molto curioso è stato riferito da un villaggio vicino ad Atene, scrive un corrispondente. L'insegnante recentemente nominata nel villaggio di Shalesi, alla periferia di Atene, è andata a insegnare e ha scoperto che i suoi studenti non capivano una parola di greco!

 Il greco era una lingua straniera, non solo per i bambini ma anche per i loro genitori. L'unica lingua parlata dalla popolazione della "Grecia" era l'albanese. Indignata, ha immediatamente telegrafato al ministero, che ha inviato un interprete per aiutarla. È comune che le aree della Grecia continentale utilizzino l'albanese come lingua principale, ma questo non è il primo e unico caso in cui la lingua greca non è parlata e compresa dall'intera popolazione locale in un luogo così vicino alla capitale."

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 Fonte: Il giornale di Minneapolis.

DEREK 🔯🔥
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sabato 11 maggio 2024

BUBULINA 🌿🇦🇱


L'11 maggio 1771, la coraggiosa capitana Arvanita-Arbëresh Laskalina (vero nome Dhaskalina) Bubulina nacque sull'allora isola Arvanita di Hydra. Aveva 50 anni quando scoppiò la rivoluzione Arvanita-Arbëresh nel territorio greco e lei prese parte alla lotta per la libertà della patria dei suoi antenati. Le battaglie che ha condotto coraggiosamente non si contano. In uno di essi cadde eroicamente anche suo figlio Jani. Con il suo nome e il suo coraggio ha sollevato 200mila Arvaniti-Arbëresh contro gli invasori ottomani, è diventata un esempio di eroismo, trasformata in una leggenda immortale, una figura divina che eleva la storia del nostro popolo.

Durante l'occupazione ottomana dei Balcani "I Greci non avrebbero mai scacciato i Turchi. Erano troppo degradati anche per desiderare la libertà. Per molti anni, dopo aver ottenuto la nostra indipendenza, i tempi del dominio turco furono definiti "bei tempi" dai greci. A combattere i turchi furono gli albanesi." (Da: Conversazione con M. Thiers, M. Guizot di Nassau William Senior)

venerdì 10 maggio 2024

L'ORIGINE AFRICANA DEGLI ACCADEMICI

Oggi molti africani si recano in Europa e in altri luoghi per studiare e lavorare, ma in passato era vero il contrario, quando altri cittadini affrontavano il pericolo dei mari e dei deserti per andare a studiare in Africa. Tra questi figurano icone intellettuali e culturali europee che si sedettero ai piedi dei maestri africani e tornarono nelle loro terre natali per diffondere la luce che avevano visto dal cosiddetto "continente oscuro". Sono andati in Africa per imparare i rudimenti della scienza, della matematica, della filosofia e tutto il resto. Contrariamente a quanto molti si aspettano, le università più antiche del mondo si trovano in Africa, non nell’antica "Grecia" o in Europa, ha rivelato uno studio. La fondazione della prima università degli Stati Uniti fu posta solo nel 1636, mentre la più antica università d'Europa, l'Università di Bologna in Italia, fu fondata nel 1088, molti secoli dopo che l'Africa aveva fondato le università, seguita dall'Università di Oxford nel Regno Unito, che fu fondata nel 1096.

Secondo la ricerca, le università più antiche del mondo si trovano rispettivamente in Egitto, Marocco e Mali. Quasi tutti i filosofi greci degni di questo nome, dalla scuola ionica composta da Talete, alla scuola ateniese trascorsero del tempo in Africa o i loro tutor furono istruiti da filosofi africani. Dopo quasi 3.000 anni di divieto contro i Greci, fu loro permesso di entrare a Kemer per studiare. Ciò fu reso possibile, in primo luogo, dall'invasione persiana e, in secondo luogo, dall'invasione di Alessandro Magno (dal VI secolo a.C.) fino alla morte di Aristotele (322 a.C.). Quando l'Egitto passò sotto il controllo romano, saccheggiarono le grandi biblioteche egiziane nel 1798 d.C. In effetti, Democrito, un altro storico greco, accusò il suo collega greco, Anassagora, di aver "rubato" gli insegnamenti mistici egiziani sul sole e sulla luna, e di averli fatti passare come suoi.

 L'Africa e in particolare l'Etiopia è la patria del primo utilizzo conosciuto al mondo di strumenti di misurazione e calcolo matematici, confermando il continente come il luogo di nascita della matematica sia di base che avanzata. La conoscenza si diffuse in tutto il mondo dopo una serie di migrazioni dall'Africa iniziate intorno al 30.000 a.C. e successivamente da una serie di invasioni dell'Africa da parte di europei e asiatici (1700 a.C.).

mercoledì 8 maggio 2024

IL DRANGUE👑🦁 E LA KUSHEDRA🐉 NELLA MITOLOGIA ALBANESE 🇦🇱


 La Kulshedra o Kuçedra è un demone dell'acqua, della tempesta, del fuoco e ctonio cioè sotterraneo, appartenente all'abisso, alle profondità terrestri, nella mitologia e nel folklore albanese, solitamente descritto come un enorme drago serpentino femminile a più teste, come il drago dell'Apocalisse di San Giovanni. Si ritiene che la kulshedra sputi fuoco, causi siccità, tempeste, inondazioni, terremoti e altri disastri naturali contro l'umanità.

Si dice che richieda sacrifici umani per accettare di rinviare i disastri e le catastrofi naturali. Ogni anno chiedeva un numero specifico di ragazzi e ragazze dai villaggi.

Secondo le credenze popolari albanesi, lo stadio precedente della Kulshedra è Bolla, che assume la forma di un serpente demoniaco che possiede attributi sia ctoni che acquatici.

Bollar ed Errshaja sono considerate forme intermedie di questo serpente poiché attraversa una serie di metamorfosi. Questi termini, in albanese, sono anche i nomi di alcuni serpenti; il termine Bullar è semplicemente un sinonimo di Bolla nell'Albania meridionale.

La Kulshedra può anche apparire sotto le sembianze di una donna, che mantiene nascosta la sua vera natura (il diavolo sotto mentite spoglie).
["Non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere." - 2Corinzi 11,14-15]

Nella mitologia albanese la Kulshedra viene solitamente combattuta e sconfitta da un Drangue (drangùe/dragùa), un eroe divino alato semi-umano (Uomo-Dio) e protettore dell'umanità. Il termine Drangue è utilizzato anche in alcuni dialetti albanesi (tra cui anche l'Arbëresh) con il significato di "Leone"🦁 e "animale nobile".

I Drangue secondo la mitologia albanese sono rappresentati da San Giorgio, San Michele e Sant'Elia (il profeta dell'Antico Testamento) che hanno storie in cui combattono (e sconfiggono) una Bolla/Kulshedra overro un drago.

Ma il Drangue per eccellenza è San Giorgio che uccide il drago ⚔. San Giorgio è la prefigurazione del Cristo nella sua Seconda Parusia ovvero il Leone Conquistatore della Tribù di Giuda 👑🦁, che come profetizzato dell'Apocalisse di San Giovanni, sconfiggie il drago antico che opprime l'umanità.

RIVELAZIONE (5:5) ➡️ 5 - 5(maggio) - 1941

"...ecco, il Leone della Tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, ha vinto..." 
(Rivelazione 5:5) 🌿

Dal discorso del Re dei Re Haile Selassie nel giorno della liberazione dell'Etiopia dal Nazi-Fascismo:
"Gente del mio Paese ed in particolare miei fedeli soldati! Le labbra umane non sono in grado di esprimere la riconoscenza che provo nei confronti del Dio misericordioso che mi ha dato la possibilità di essere presente tra di voi in questo giorno, riguardo al quale né gli angeli in Cielo né la creazione sulla Terra avrebbero potuto pensare o sapere (Matteo 24,36) [...] Popolo del mio paese, Etiopia! Questo è il giorno in cui l’Etiopia sta tendendo le sue mani al Signore (Salmo 68,32) nella gioia e nella riconoscenza, rivelando la Sua felicità ai Suoi figli [...] Dal momento che San Giorgio che uccise il dragone è il Santo Patrono del nostro esercito come di quello dei nostri alleati, uniamoci con loro in un eterna amicizia, in modo tale da essere capaci di fronteggiare il dragone crudele e senza Dio che si è nuovamente levato e che sta opprimendo l’umanità."
(Haile Selassie, Re dei Re, Leone Conquistatore della Tribù di Giuda, Luce del mondo, Difensore della Fede Ortodossa - 5 maggio 1941-)

Sull'isola greca di Poros, abitata nella maggioranza da Arvaniti, nonostante la persecuzione della lingua Arbëresh da parte del moderno stato greco, il termine Bullar è ancora usato per descrivere i serpenti d'acqua, e nel nord dell'Albania, sia Bolla che Bollar sono usati per descrivere i serpenti d'erba.

Nella foto: Icona del XVIII secolo raffigurante San Giorgio e il drago dipinto dai fratelli Çetiri, proveniente dal Monastero Ortodosso di Ardenikas, ora conservata al Museo Nazionale d'Arte Medievale di Tirana.

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mercoledì 1 maggio 2024

PARLO LA MIA LINGUA MADRE

 

Chi è che non ha mai visto questo meraviglioso film?

Durante le riprese del leggendario film "Odissea" nel 1968, durante le pause, i due attori parlavano tra di loro in una lingua che non veniva usata da nessun altro della troupe cinematografica. Sopraffatto dalla curiosità, un giornalista si avvicinò agli attori e chiede:

 -"Scusi, ma che lingua parla"?

 Irena Papas (Irini Leleku) tocca la mano di Bekim Fehmi per lasciarle rispondere:

 - "È la nostra lingua madre"!

 -"Lingua madre? E quale può essere quella lingua madre quando sei greca e Bekim Fehmiu jugoslavo"? - chiede il giornalista.

 -"Io sono albanese della Grecia, mentre Bekim albanese dalla Jugoslavia, ma la cosa più importante è che è stata volontà di Dio stesso che entrambi interpretassimo questi due ruoli perché una volta anche Penelope e Ulisse parlavano la stessa lingua che Bekimi e io parliamo oggi".

1°MAGGIO: RICORDANDO PADRE GABRIELE

 

Padre Gabriele al secolo Goderdzi Urgebadze è stato un presbitero e mistico Crustiano Ortodosso georgiano, Confessore e Folle di Cristo.

Padre Gabriele fu un raro caso di ordinazione a monaco durante l'era comunista. Il 1º maggio 1965 durante la parata nel centro di Tbilisi per la Giornata internazionale dei lavoratori, diede fuoco a un ritratto di Lenin di 12 metri. Padre Gabriele venne arrestato e durante l'interrogatorio dichiarò: "In quel posto dovrebbe essere appesa La crocifissione di Cristo, non l'immagine di Lenin. Perché un uomo vuole la fama? Dovrebbe essere scritto: Gloria a Cristo Dio". Per il fatto venne condannato a morte senza possibilità di commutazione della pena, ma i funzionari del regime comunista gli chiesero di denunciare di avere compiuto il gesto seguendo le istruzioni ricevute dalla chiesa in cambio della cancellazione della condanna a morte. Nonostante le torture, il monaco non cambiò posizione. Al contrario, durante un altro interrogatorio, definì Lenin una bestia, motivo per cui venne nuovamente picchiato e torturato. La notizia non passò inosservata alla stampa estera e fu ampiamente diffusa su riviste europee e americane. Padre Gabriele venne quindi giudicato psicotico e rinchiuso in un ospedale psichiatrico per sette mesi, dove subì un trattamento disumano.

Padre Gabriele trascorse gran parte della sua vita successiva nel convento di San Nino, un convento annesso al monastero di Samtavro a Mtskheta. Vi morì nel 1995 e fu sepolto nel cimitero di Samtavro.

Per le preghiere di Padre Gabriele, Signore Gesù Cristo abbi misericordia di noi.