martedì 12 marzo 2024

DOVE SONO I GRECI...??? (1.0)

 

La Grecia era ed è uno Stato multietnico balcanico: quando fu costituita come “Stato” duecento anni fa, dopo la rivolta degli Arvaniti-Arbëresh del 1821, i monarchici occidentali, influenzati dalle ideologie razziste ariane, inventarono il “Regno di Grecia” come istituzione razziale di interesse "puro" degli antichi greci! La verità è che questa "Grecia" esisteva solo nei loro libri e che non era una realtà nemmeno nell'antica Grecia che come stato non è mai esistito, la cui "razza" era un misto di tribù pelasgo-illiriche locali e colonizzaroti egizi, fenici e persiani settentrionali: i primi abitanti locali dell'area greca, non parlavano neanche greco, ma un'idioma che si è conservato nelle autoctone popolazioni albanesi. Si conservano antichi testi che dicono che mentre la lingua così detta greca veniva parlata ad Atene, c'erano vaste regioni intorno che non parlavano il greco ma il "barbaro", così chiamato dagli Ateniesi!

Durante l'occupazione ottomana dei Balcani "I Greci non avrebbero mai scacciato i Turchi. Erano troppo degradati anche per desiderare la libertà. Per molti anni, dopo aver ottenuto la nostra indipendenza, i tempi del dominio turco furono definiti "bei tempi" dai greci. A combattere i turchi furono gli albanesi, i macedoni [anche loro di origine albanese n.d.r.] e gli stranieri." (Da: Conversazione con M. Thiers, M. Guizot di Nassau William Senior)

Dopo che gli ottomani furono cacciati dalla rivoluzione Arvanita-Arbëresh combattuta tra il 1821 e il 1830, il Re Ottone, un tedesco della Baviera, fu imposto dalle potenze occidentali come re in Grecia.

Egli era così ossessionato dalla mente del greco antico che imparò la lingua greca moderna pensando che avrebbe trovato gli stessi greci nel nuovo stato della Grecia, ma quando arrivò in Grecia fu sorpreso di scoprire che la popolazione non era greca ma Albanese e quindi non poteva comunicare con la gente perché non lo capivano poiché la loro lingua madre era l'albanese.

Dall'Empire Newspaper (Sydney, Australia) 5 Maggio 1863 leggiamo:
"Atene era solo un villaggio albanese. Quasi tutta la popolazione dell'Attica è considerata ed è composta da albanesi. A tre leghe di distanza (14,5 Km) dalla capitale ci sono villaggi che capiscono a malapena il greco."

Quando il re Ottone di Grecia venne ad Atene nel 1830, non sentì nessuno parlare in greco e così chiese: "Dove sono i greci di Atene?

La sua corte si guardò e rispose: "Non ci sono Greci, ma non preoccupatevi perché questa popolazione albanese sarà sempre fedele alla vostra Monarchia".

Siccome la popolazione del nuovo stato greco appena imposto era formata per la maggior parte da Arvaniti-Arber Ortodossi, Alessandro Pallis propose che in Grecia l'Arvanitika diventasse come seconda lingua ufficiale e propose una università in lingua Arvanitika, ma questi non erano i piani delle potenze fasciste occidentali.

Così accadde che il re impose alla popolazione albanese della “Grecia” la nuova falsa identità greca da lui creata, iniziò così una forte persecuzione della lingua Arbëresh, impose che nelle scuole vi fosse insegnata solo la lingua greca e che la lingua Arbëresh fosse rapidamente dimenticata.

Più subdola invece fu la decisione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che scomunicò la lingua Arvanita, e faceva arrestare o addirittura uccidere chiunque predicasse il Vangelo in Arbëresh.

Come se non bastasse rubarono anche la cultura agli Arbëresh e tutte le loro tradizioni; per esempio come dice il ricercatore greco Ilia Petropulos sull'abito che i greci portano come abito nazionale: "I greci hanno rubato l'abito agli Albanesi del Sud e noi lo abbiamo fatto nostro abito nazionale".

E quanti di tutti quegli albanesi che dalla fasulla Grecia fascista imposta da Ottone si denunciano oggi come albanesi? E quanti così detti Greci dei giorni nostri discendono da quegli Arbëresh che li liberarono?

Penso sul fatto che tutti quegli Arbëresh sono ancora lì, ma aimè sono diventati mentalmente più greci dei greci stessi, a causa della persecuzione e della forte propaganda, o come si suol dire: sono diventati più cattolici del papa. Ma la verità in qualche modo viene sempre a galla.

"Gli Abiti, la Storia, gli Eroi, la Mitologia e la Cultura ellenica sono tutti presi dagli Albanesi." (Ricercatore greco Ilia Petropulos)

- Immagine: dipinto di Peter Von Hess "Entrata di re Ottone ad Atene" [Dove sono i greci...???]

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