sabato 12 aprile 2025

SYBARI 🐂

 

🌿 Città gaudente dedita all'ozio e alla dolce vita... Tante sono le leggende sul passato intorno a Sybari, luogo mitico, sepolto un tempo sotto uno strato alluvionale, poi finalmente ritrovato. Dagli scavi sono emerse però tre città diverse, sovrapposte.

La più antica è proprio Sybari che nasce alla fine dell'VIII secolo a.C. quando un gruppo di Achei della Morea, Peloponneso, si stabilisce nel nord dell'odierna Calabria, su una fertile pianura circondata dalle montagne della Sila e del Pollino. Lì dove il fiume Crati rallenta il suo corso e incontra il Mare Ionio (DETI JON).

Ma chi erano realmente gli Achei, fondatori di Sybari?

Secondo la storiografia ufficiale accademica e in base a ciò che ci viene insegnato anche a scuola, a causa del moderno ellenismo bavarese, gli Achei vengono considerati "greci" perché provenienti dal Peloponneso, da quella regione dei Balcani che fa parte del moderno stato greco. Ma non c'è nulla di più sbagliato nel considerare gli Achei "greci", perché la loro origine è più antica e proveniente da un altro posto.

In realtà se andiamo a considerare i dettagli storici di questa antica popolazione, vediamo che gli Achei non erano affatto "greci" ma appartenevano a quelle tribù pelasgiche pre-elleniche da cui discendono gli odierni Albanesi-Arbëresh. 

Gli Achei erano tribù di pastori nomadi che da nord, cioè dall'antico regno della Dardania, nel centro-nord dell'odierna Albania, migrarono verso sud alla ricerca di terre dal clima più mite. Giunsero sui monti della Morea, nel Peloponneso dove fondarono città-stato fortificate e diedero origine a quella che fu la civiltà Micenea. Ogni città era un piccolo regno indipendente, spesso in guerra con le altre città. Le città sorgevano sulle alture ed erano protette da grandi mura.

Gli Achei furono tra le prime popolazioni pelasgiche Illiro-Dardane provenienti da nord a colonizzare il sud dei Balcani, e il nome di Achei gli fu dato perché si stabilirono in quella regione della Morea chiamata Acaia.

La dinastia degli Achei deriva da Pelope, che era di origine Dardana della tribù dei Brigi o Frigi. 

Gli autori antichi considerano i Frigi essere i Brigi, un'antica tribù albanese di dinastia Dardana che dai territori montuosi dell'odierna Albania centrale e alcune parti dell'Epiro e della Macedonia emigrarono in Asia Minore molto tempo prima della guerra di Troia.

Erodoto, collega i Brigi ai Frigi, affermando che secondo i Macedoni, i Brigi per uno scambio fonetico furono chiamati Frigi dopo essere migrati in Anatolia, Turchia, che insieme a Dardano fondaro la città di Troia.

Il dominio di Pelope si estese a tutta quella regione che da lui prese il nome di Peloponneso. Egli era il figlio di Tantalo, conosciuto come il Frigio, o re dei Frigi. Era altrimenti chiamato Atis; in albanese la parola ATI significa PADRE.

Pelople era il padre di Atrea, i suoi nipoti furono Agamennone e Menelao. Pelope fu, inoltre, il fondatore dei giochi olimpici. La stessa guerra di Troia fu una guerra pelasgo-illira quando i greci o elleni ancora non esistevano.

Quindi, come si può chiaramente vedere nei dettagli storici, gli Achei che fondarono la città di Sybari in Calabria, non erano "greci", ma erano Pelasgi di origine illiro-Dardana discendenti di Pelope della tribù Dardana o Illira dei Frigi.

La colonia di Sybari fu destinata a diventare una delle più potenti. Di questa fiorente civiltà e della conferma che gli Achei erano una popolazione Illiro-Dardana ci parlano anche i reperti rinvenuti nella Piana di Sybari e i nomi dei toponimi della Piana stessa.

Non molto distante da Sybari sorge quello che oggi è chiamato il Parco Archeologico di Francavilla Marittima.

L’area sorge nel settore sud-est del Parco Nazionale del Pollino, su una collina situata sulla sponda sinistra del torrente Raganello da cui domina l’intera piana di Sybari. Il sito fu abitato in età protostorica (sec. IX-VIII a.C.) da genti italiche enotrie che vivevano in capanne sui terrazzi posti lungo la sponda sinistra del torrente Raganello e seppellivano i loro morti nella necropoli di Macchiabate.

Gli Enotri erano un popolo Italico anch'essi di origine Pelasgo-illirica e quindi cugini dei Dardani Achei. Sugli Enotri il glottologo e linguista italiano Giacomo Devoto ne ipotizzò un'origine balcanica proto-Illirica per le somiglianze linguistiche e culturali.

Con la fondazione di Sybari, il centro venne conquistato, oppure per quelle somiglianze linguistiche e culturali venne semplicemente abbracciato e fatto rientrare nel territorio Sybarita.

È proprio da questo centro archeologico che ci vengono le grandi prove dell'origine Illiro-Dardana dei Sybariti.

Il Parco Archeologico di Francavilla Marittima è costituito:
1) dalla necropoli  di Macchiabate;
2) dal villaggio, ubicato sui pianori che scalano il Timpone della Motta;
3) dall’Athenaion situato in cima al Timpone della Motta.

L'Athenaion è composto dai resti di cinque grandi edifici. Tra gli oggetti rinvenuti in uno di questi edifici vi è la prova inconfutabile dell'origine Illiro-Dardana degli Achei fondatori di Sybari:

Una piccola statua in bronzo di un soldato munito di un palese ELMO ILLIRICO e una corazza dove sono incisi motivi a spirale.

L'elmo Illirico è il tipo di elmo più antico dei Balcani originario dell'Illiria-Dardania e arrivato nel Peloponneso con le popolazioni Illiro-Dardane che la colonizzarono, da qui mossi a fondare Sybari.
(Qui un'altro esempio di elmo Illirico: https://giuseppecapparelli85.blogspot.com/2024/07/elmo-illirico-decorato.html)

A testimoniare l'origine pelasgo-illira degli Achei Sybariti, ci sono anche le preziose monete d'argento in uso nella città, dove compare il suo simbolo, il simbolo pelasgo-illiro per eccellenza, il Toro.


Ora il Toro, chiamato KA o KAU, che nell'antica lingua pelasgo-albanese altro non significa che Toro, fu lo stemma proprio dei Pelasgo-Illiri Dardani, e di tutte le nazioni da esse civilizzate; che anzi dal KAU (Toro) portarono nome i Caucasi, i Caoni, i Cauloni, i Tauridi ecc.

Il Caos fu creduto dal Pelasgi-Illiri la culla dell’universo, il letto, il talamo, il Toro nuziale di Dio, e il letto nuziale di Zeus ed Era fu detto Toro dallo stesso Omero.

E un'altra grande prova dell'origine Dardano-Illirica degli Achei fondatori di Sybari è un Toponimo importante relativo al Parco Archeologico di Francavilla Marittima:

Il nome del vallone che divide il Timpone Motta e la Necropoli di Macchiabate è esattamente Vallone DARDANIA, solcato dal ruscello omonimo (Ruscello DARDANIA) ormai prosciugato. Un nome sicuramente donato dai Sybariti a ricordo della propria terra d'origine come era di consuetudine fare fra questi popoli.


Tutte queste prove da me esposte non solo evidenziano una falsa rappresentazione storica, ma rivelano anche un'appropriazione culturale deliberata.

Analizzando sia i reperti archeologici che quelli storici, i dati linguistici e i toponimi, diventa sempre più evidente che gli Achei fondatori di Sybari erano di origine proto-balcanica pelasgo-albanese Illira della Dardania, e quindi non greca. L'etichetta di "greco" applicata a loro è un costrutto moderno nato da una falsa rappresentazione storica.

La storia dei fondatori di Sybari che li identifica come "greci" va riscritta.

DEREK🔯🔥