mercoledì 1 maggio 2024

PARLO LA MIA LINGUA MADRE

 

Chi è che non ha mai visto questo meraviglioso film?

Durante le riprese del leggendario film "Odissea" nel 1968, durante le pause, i due attori parlavano tra di loro in una lingua che non veniva usata da nessun altro della troupe cinematografica. Sopraffatto dalla curiosità, un giornalista si avvicinò agli attori e chiede:

 -"Scusi, ma che lingua parla"?

 Irena Papas (Irini Leleku) tocca la mano di Bekim Fehmi per lasciarle rispondere:

 - "È la nostra lingua madre"!

 -"Lingua madre? E quale può essere quella lingua madre quando sei greca e Bekim Fehmiu jugoslavo"? - chiede il giornalista.

 -"Io sono albanese della Grecia, mentre Bekim albanese dalla Jugoslavia, ma la cosa più importante è che è stata volontà di Dio stesso che entrambi interpretassimo questi due ruoli perché una volta anche Penelope e Ulisse parlavano la stessa lingua che Bekimi e io parliamo oggi".

1°MAGGIO: RICORDANDO PADRE GABRIELE

 

Padre Gabriele al secolo Goderdzi Urgebadze è stato un presbitero e mistico Crustiano Ortodosso georgiano, Confessore e Folle di Cristo.

Padre Gabriele fu un raro caso di ordinazione a monaco durante l'era comunista. Il 1º maggio 1965 durante la parata nel centro di Tbilisi per la Giornata internazionale dei lavoratori, diede fuoco a un ritratto di Lenin di 12 metri. Padre Gabriele venne arrestato e durante l'interrogatorio dichiarò: "In quel posto dovrebbe essere appesa La crocifissione di Cristo, non l'immagine di Lenin. Perché un uomo vuole la fama? Dovrebbe essere scritto: Gloria a Cristo Dio". Per il fatto venne condannato a morte senza possibilità di commutazione della pena, ma i funzionari del regime comunista gli chiesero di denunciare di avere compiuto il gesto seguendo le istruzioni ricevute dalla chiesa in cambio della cancellazione della condanna a morte. Nonostante le torture, il monaco non cambiò posizione. Al contrario, durante un altro interrogatorio, definì Lenin una bestia, motivo per cui venne nuovamente picchiato e torturato. La notizia non passò inosservata alla stampa estera e fu ampiamente diffusa su riviste europee e americane. Padre Gabriele venne quindi giudicato psicotico e rinchiuso in un ospedale psichiatrico per sette mesi, dove subì un trattamento disumano.

Padre Gabriele trascorse gran parte della sua vita successiva nel convento di San Nino, un convento annesso al monastero di Samtavro a Mtskheta. Vi morì nel 1995 e fu sepolto nel cimitero di Samtavro.

Per le preghiere di Padre Gabriele, Signore Gesù Cristo abbi misericordia di noi.