giovedì 22 luglio 2010

23 Luglio: Nascita di Sua Maesta Imperiale Qadamawi Haile Selassie

da reggaezion.com e massicciitaliani



Oggi 23 Luglio per tutti i Rasta del mondo è un giorno di preghiera e di gioia, ricorre la nascita di S.M.I. HAILE SELASSIE I° - Re dei Re, Signore dei Signori, Leone Vittorioso della Tribù di Judah, Eletto di Dio.


" Essa partorì un Figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il Figlio fu subito rapito verso Dio e verso il Suo Trono."Rivelazione 12,5.


Ras Tafari, conosciuto soprattutto come Haile Selassie, nacque il 23 di Luglio del 1892 ad Harar, Etiopia.
Molti anni prima della sua nascita, religiosi e astrologi avevano profetizzato la sua natività. Plutone e Nettuno avevano lentamente cominciato a muoversi l'uno verso l'altro nel 1399, lungo la traiettoria eliocentrica, ci avrebbero impiegato 493 anni per incontrarsi. Si incontrarono lo stesso momento in cui nasceva Lij Tafari, il 23 Luglio 1892. Era anche il primo giorno del segno del Leone, un evento che avrebbe in seguito aiutato a legittimare il titolo datogli al momento dell'incoronazione: Il Leone Conquistatore della Tribù di Giuda.

Quando Selassie fu incoronato nel 1930, l'Etiopia era l'unica nazione nera indipendente (se escludiamo Haiti), mentre tutte le altre nazioni stavano sperimentando il brutale giogo del colonialismo. Dal 1974, molti paesi africani avevano ottenuto l'indipendenza con l'aiuto di Sua Maestà che divenne il portavoce dell'Africa e degli Afro-americani.

La vita dell'imperatore fu una forte testimonianza del potere e della forza dell'Altissimo. In un tempo terribile come quello della seconda guerra mondiale, la sua figura risalta immensa nella storia del XX secolo. Haile Selassie fu il primo capo di stato nella storia delle nazioni moderne che denunciò le aggressioni militari delle nazioni guerrafondaie nei confronti delle nazioni più piccole e economicamente più deboli dell'Oriente del mondo. I suoi discorsi politici di fronte alla Lega delle Nazioni (equivalente dell'ONU dei nostri giorni) ai tempi dell'infame guerra fascista contro l'Etiopia, erano già un grido di allarme per i tempi che sarebbero dovuti venire e Rastafari non si stancava mai di ripetere, in sostanza, che nessuna nazione poteva avere il diritto di aggredire un altra nazione sulla sola base di interessi economici.

I Rasta pongono l'accento su una questione: accreditano a Rastafari Superiorità Spirituale e Materiale rispetto a tutte le creature della Creazione Divina, così Haile Selassie I diventa fonte di meditazione per ogni credente. Il suo esempio di vita diventa vita intrisa di profonda spitualità che sa vivere nella materialità.

Per mezzo della popolarità di cui gode la musica Reggae, la gente di tutto il mondo sta acquisendo, seppure spesso in maniera superficiale, una certa familiarità con la figura di HAILE SELASSIE.
Spiegare Rastafari, e di conseguenza spiegare i Rasta, significherebbe dover chiarire i significati del simbolismo dei suoi molti nomi e dei suoi molteplici titoli; per fare un esempio: Sua Maestà Imperiale, Re dei Re, Alpha e Omega, Signore dei Signori, Leone della Tribù di Giuda etc. Questi nomi e questi titoli sono estremamente significativi per farci conoscere il Negus, ma ciò che vorrei ribadire e che Egli ha dato al mondo intero una testimonianza di come si possa essere distaccati da questo mondo e vicini a Dio e allo stesso tempo governare e prendere decisioni politiche. Ricordo che l'intera vita di Haile Selassie è stata votata al progresso (spirituale e materiale) della sua nazione, di tutta l'Africa e oserei dire di tutta l'umanità. Attraverso il lavoro di Capo di Stato e con una politica ispirata da principi di giustizia uguali per tutti, egli si batteva per tutte le nazioni, senza distinzione alcuna, intriso di quella profonda spiritualità interiore che faceva di Lui oltre che un “Leader Politico“ anche un “Leader Mistico“ della sua epoca.

Il focalizzarsi su Haile Selassie da parte del Movimento di Jah diventa estremamente importante per chiarire i dannosi effetti che lo “Zio di Michelangelo“ (in stretto rapporto con lo Zio Sam di derivazione americana), anche conosciuto come il Gesù Cristo bianco, ha avuto sugli Africani.
Questo mito del Cristo bianco con gli occhi azzurri e i capelli biondi, imposto alla gente di tutto il mondo, ha avuto un effetto deleterio sulla psiche delle razze non bianche e non è stato che un altro pezzo nel mosaico del lavaggio del cervello che è stato perpetrato a svantaggio della cultura africana da parte della cultura dominante occidentale. Diventa così importante capire la questione del colore della pelle di Gesù il Cristo, che per chi ha il sangue colorato d'Africa è naturalmente NERA!

Personalmente credo che i salvatori che hanno solcato questa terra sono stati dei rivoluzionari il cui proposito era quello di mostrare al mondo come poter vivere la vita in armonia con l'Altissimo: tutti possiedono questa essenza divina in se stessi e tutti hanno il potere di lasciar fluire il loro vero essere e diventare degli “Amici di Dio“ loro Creatore. Rastafari diventa così per i Rasta una Suprema Guida nel buio dell'ignoranza di questo mondo e per molti uomini e donne afro-americane e africane (ma non solo) un simbolo di libertà ed emancipazione dall'oppressione e dalla schiavitù fisica e psicologica imposta dal sistema politico/economico dominante. Per concludere possiamo dire che il più alto proposito di questa vita, cioè quello che deve veramente essere indicato come suprema missione del Rasta, può essere spiegato in poche semplici parole che sono “background“ e “colonna sonora“ del linguaggio mistico universale di tutte le religioni:
“ESSERE UNO SOLO CON JAH VERSO JAH E IN JAH“ (diventare coscienti di Dio e di se stessi).
In questo livello si ritrovano fratelli coloro che provengono da diverse religioni, che hanno diversi ideali e che appartengono a tutte le epoche e che sono chiamati ad incarnare gli ideali di Giustizia, Pace, Amore e Unità, ideali fortemente radicati nel fertile suolo di ogni cuore che sa veramente vedere la realtà oltre il velo che la circonda.


Isaia 9,5-6
5 "Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace;

6 grande sarà il suo dominio
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
"


Benedizioni in Cristo nostro Re e Dio.




Mr. Perfect - Happy Birthday

sabato 29 maggio 2010

I Dieci Comandamenti nella Tradizione Ortodossa.


Noi siamo abituati a parlare di «dieci comandamenti». La Bibbia invece preferisce il termine «parola», meno legalista e più tradizionale. Queste dieci parole si chiamano abitualmente «Decalogo».

Dio stesso diede a Mosè questa Legge stipulando unalleanza con gli uomini dove Dio s’impegna a proteggere il suo popolo, difendendolo dalle insidie del male, donandogli felicità, Illuminazione e Consapevolezza, donandogli terra fertile per far crescere ogni frutto e avere sempre abbondanza e amore. Il popolo a sua volta s’impegna a rispettare la Sua legge e a metterla in pratica per avere così la vita eterna.

Ecco la Parola:

1. Io sono il Signore, tuo Dio: non avrai altri dei di fronte a me.

2. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai.

3. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio.

4. Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato - giorno del riposo - in onore del Signore, tuo Dio.

5. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.

6. Non uccidere.

7. Non commettere adulterio.

8. Non rubare.

9. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

10. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, non desiderare la casa del tuo prossimo... né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.

Il Decalogo è il fondamento della fede di un solo unico vero Dio, Trinità consustanziale e indivisibile.

· Il primo comandamento, infatti, afferma che c’è un solo Dio.

· Il secondo comandamento riguarda l’idolatria. E’ molto importante ed è sempre attuale. In realtà, tutti abbiamo una forte tendenza a farci degli idoli, magari senza accorgercene.

Tutto può diventare idolo, passione, ossessione, anche una cosa che non ha niente di male in sé, se nel nostro cuore o nella nostra anima prende il posto che spetta soltanto a Dio e quindi ci allontana da lui.

Oggi, in generale, gli idoli non sono più degli oggetti, ma delle idee fisse, delle «ideologie» o delle ossessioni che l’uomo trasforma in ragioni di vita e che esercitano su di lui un potere assoluto: l’erotismo, la politica, il denaro, lo sport, la stessa scienza possono perciò diventare degli idoli.

· Il terzo comandamento ci proibisce di pronunciare il santo nome di Dio alla leggera. I&I osiamo invocare il nome glorioso e magnifico del Signore soltanto con timore, con fede e amore. Quando questo nome è pronunciato con ironia o con rabbia, o anche solo con indifferenza, si ha la bestemmia, che è un crimine contro la maestà divina.

· Il quarto comandamento ci ordina l’osservanza del Sabato in ricordo del settimo giorno nel quale Dio, finita la creazione, s’è riposato e ne ha fatto un giorno benedetto e consacrato.

· I comandamenti seguenti – onora il padre e la madre; non uccidere; non commettere adulterio; non rubare – rimangono il fondamento ineliminabile della condotta di coloro che vogliono vivere in pace con Dio e con gli uomini: rispetto della famiglia, rispetto della vita, rispetto dell’amore, rispetto della persona umana sono altrettante espressioni del rispetto dell’immagine di Dio nell’uomo, immagine che ne costituisce la grandezza.

· Il nono comandamento riguarda la falsa testimonianza , cioè la menzogna nella sua forma più grave.

· L’ultimo comandamento condanna la cupidigia e la gelosia e ordina il rispetto dei beni altrui.


Ecco come si presenta questa legge che ogni uomo che teme Dio deve osservare scrupolosamente, perché è il segno della sua fedeltà e della sua adesione a Dio.

La legge di Mosè ci è stata data come un pedagogo (come afferma San Paolo, Gal 3,24-25). Senza il fondamento della legge, saremmo simili a quell’uomo di cui parla IGZI’NE IYASUS KRESTOS (Nostro Signore Gesù Cristo), che aveva costruito la sua casa sulla sabbia: alla prima pioggia era crollata. Mentre colui che aveva scavato fino a trovare la roccia per dare alla sua casa solide fondamenta, non aveva nessuna paura, perché niente sarebbe riuscito a scuotere il suo edificio (Mt 7,24-27). Impegniamoci quindi a costruire anche noi la nostra vita sulla roccia dei Comandamenti.


«Cristo,

tu hai creato i cieli con la tua Sapienza,

e posto la terra sulle acque:

rendi sicuro il mio cuore

sulla roccia dei tuoi comandamenti…»



Benedizioni nel Santo Nome del Re dei Re.


venerdì 21 maggio 2010

La vera storia della Marijuana (2011 DOCUMENTARIO INTEGRALE)



Documentario di Massimo Mazzucco (LuogoComune)

Che cosa si nasconde dietro alla ossessiva, incessante e terrificante guerra alla droga? La realtà che si nasconde sotto la proibizione di questa pianta è qualcosa di assolutamente impressionante e sconvolgente, con una portata storica che condiziona in modo determinante la vita quotidiana di tutti noi. Compreso coloro che non hanno mai nemmeno visto uno spinello da vicino.

Conosciuta fin dall'antichità come pianta miracolosa, come sorella dell'uomo, come dono divino, la pianta di cannabis ha sempre rappresentato per l'uomo una preziosa fonte per la produzione di tessuti, di carta, di cibo e di materiale combustibile, oltre a fornire una vastissima gamma di rimedi medicinali.

Ma da un giorno all'altro questa pianta miracolosa è diventata il frutto proibito, la radice di
ogni male, la fonte di peccato, perversione e immoralità che poteva facilmente portare alla follia.

Che cosa c'era dietro a questa improvvisa demonizzazione della marijuana?

Chi era Harry Anslinger, l'uomo che fece proibire la marijuana in tutto il mondo,
e chi lo finanziava nell'oscurità?

Come è cambiata la nostra storia, da quando la cannabis è stata proibita?

E' vero che la marijuana porta all'uso di droghe più pesanti, come eroina o cocaina?

Che cosa hanno rivelato, le decine e decine di ricerche governative sull'uso della cannabis?

Se la marijuana è proibita, perchè certe case farmaceutiche possono produrla nei loro
capannoni segreti, lontano dagli occhi di tutti?

A chi giova davvero questa ossessiva, incessante e terrificante guerra alla marijuana?

E che cosa sta perdendo l'umanità, nel mantenere questa proibizione?

Acquista il DVD: http://shop.luogocomune.net/la-vera-storia-della-marijuana_2426564.html


Guarda anche:
1. Le nuove frontiere della marijuana medica

giovedì 6 maggio 2010

5 Maggio - Giorno della liberazione dell'Etiopia dal fascismo







Benedizioni nel Santo Nome di Qadamawi Haile Selassie, Leone Conquistatore della Tribù di Giuda

Oggi, 5 Maggio, ricorre l'anniversario della Liberazione dell'Etiopia dalla semi-occupazione fascista, durata cinque anni esatti, dal 5 Maggio 1936 al 5 Maggio 1941.
In questo giorno benedetto, il Signore, Re dei re, Qadamawi Haile Selassie, rientrò trionfalmente nella capitale, Addis Abeba, accolto dalla popolazione trepidante ed estasiata, che eruppe in grida e pianti di gioia, prostrandosi dinnanzi al Sovrano Che, fino a quel momento, combatteva sul fronte diplomatico in Inghilterra per ottenere l'intervento delle truppe britanniche; queste, assieme ai patrioti etiopi, vinsero e cacciarono il nemico nazi-fascista dalla sacra terra d'Etiopia.

Tutto questo ha, secondo una prospettiva Rastafariana, precise corrispondenze bibliche.

Di seguito riportiamo un estratto dall'opuscolo che la F.A.R.I. - Federazione delle Assemblee RasTafarI in Italia ha prodotto in occasione del 5 Maggio dell'anno passato:

- L’Etiopia fu il primo Stato a combattere e vincere il fascismo; le nazioni della terra, che erano rimaste inerti al cospetto dell’invasione fascista dell’Etiopia, ignorandone le possibili conseguenze e di fatto favorendola, pagarono il debito di questo atteggiamento con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, trovandosi cioè esse stesse attanagliate nella morsa del nazi-fascismo. Per contro, liberandosi dal nazi-fascismo il 5 maggio 1941, e dunque ben quattro anni prima della fine del conflitto globale, l’Etiopia visse un tempo di pace proprio mentre quelle nazioni ne combattevano le fasi più cruente ed infuocate, e fu perciò il primo Stato ad instaurare il nuovo ordine morale, sociale e politico affermatosi nella storia e nella coscienza dell’umanità a seguito della terribile esperienza nazi-fascista. In tal
senso, incarnando collettivamente un ruolo che il Cristo aveva incarnato individualmente, l’Etiopia fu la “primogenita tra i morti”, ma anche la “primogenita tra i risorti”.

- Per queste ed altre ragioni, come sostengono alcuni studiosi etiopi, come riconosciuto dall’UNESCO, ma soprattutto secondo quanto prima ancora affermato dal Re dei Re Qadamawi Haile Sellassie, è l’invasione italiana dell’Etiopia a doversi considerare il vero inizio della Seconda Guerra Mondiale, e non l’invasione tedesca della Polonia, come vorrebbe la storiografia ufficiale arroccata su categorie palesemente euro-centriche.

- Contrariamente a quanto affermato dalla propaganda fascista, il governo italiano non ottenne mai pieno controllo del territorio etiopico, non riuscendo infatti ad arrestare la lotta di resistenza che si protrasse incontenibilmente per tutto il periodo della tentata occupazione. In effetti, quella italiana non può considerarsi un’invasione, ma un tentativo di invasione. Con forza d’animo e fede nell’Altissimo, gli Etiopi resistettero per cinque anni senza mai abbandonare la propria terra in mano al nemico, nonostante quest’ultimo disponesse di strumenti bellici enormemente più avanzati, e facesse uso di armi e tecniche illegali rispetto alle convenzioni internazionali. Ad ogni modo, indebolendo il fascismo con logorante tenacia, il popolo Etiope contribuì in maniera decisiva alla sua finale disfatta, e partecipò pertanto come protagonista di primo piano alla liberazione ed alla rinascita anti-fascista del mondo, dunque anche dell’Italia stessa.

- Sebbene la tentata occupazione fascista provocò quasi un milione di vittime Etiopi, tra le quali un gran numero di civili, donne e bambini, il Re dei Re Qadamawi Haile Sellassie, nel giorno della Liberazione, ordinò al popolo Etiope di non ripagare il male con il male, e pertanto da parte etiopica non vi furono atti di ritorsione contro gli Italiani. Addirittura, molti Italiani rimasero nella Nuova Etiopia in quanto ospiti e cittadini, contribuendo con il loro lavoro al benessere della nazione; giunti in Etiopia da fascisti, esperirono un percorso di ravvedimento e di redenzione che li portò a considerarsi pienamente Etiopi, come può evincersi dalle documentazioni da essi stessi prodotte sino agli anni ’70.

- Nonostante il comportamento esemplarmente democratico del Re dei Re e dell’Etiopia, ed il suo contributo alla disfatta fascista, lo Stato italiano anti-fascista non ha mai sino ad oggi rilasciato alcun pronunciamento ufficiale contro l’operato italiano in Etiopia; al contrario, i dirigenti della nuova Italia anti-fascista continuarono per decenni a rivendicare diritti, nelle sedi internazionali, sulle ex-colonie fasciste occupanti porzioni del territorio etiopico. Anche per questo il governo italiano continuò per decenni ad ostacolare la visita in Italia del Re dei Re. Ciò nondimeno, quando questa finalmente ebbe luogo, il Re affermò di giungere in Italia “non per presentare dei conti, ma per chiuderli”, e ricevette una gioiosa ed incontenibile accoglienza dal popolo.

- Nonostante il comportamento esemplarmente e realmente Cristiano del Re dei Re e dell’Etiopia, lo Stato Vaticano non ha mai sino ad oggi rilasciato alcun pronunciamento ufficiale contro il proprio pesante ed anti-cristiano coinvolgimento nell’invasione fascista, ed ha piuttosto ignorato o (mal)celato le medesime vicende. A quanto pare, nella concezione vaticana lo sterminio di 1 milione di esseri umani in Etiopia ha meno valore dei molti eccidi per i quali sono state invece
espresse scuse formali.


Hosanna al Figlio di Davide! Benedetto Colui Che viene nel Nome del Signore!

estratto e-mail 

domenica 2 maggio 2010

La Parola del Re. Natale 1968


“Sin dal momento in cui nacque dalla Vergine Maryam, Iyesus
Krstos (Gesù Cristo) condusse un’esistenza esemplare, una vita
che gli uomini di ogni luogo devono emulare. Tale vita e la fede
che Egli ci ha insegnato garantiscono la salvezza, e nondimeno
l’armonia ed una vita positiva sulla terra. A motivo del carattere
esemplare della vita di Iyesus Krstos, è necessario che tutti gli
uomini si adoperino al meglio delle proprie facoltà umane per
approssimarsi il più possibile al buon esempio che Egli ha
impartito. È piuttosto vero che nella specie umana non vi sia
perfezione. Di tempo in tempo compiamo errori, commettiamo
peccati, ma pur agendo in tal modo, in quanto Cristiani
sappiamo, nel profondo dei nostri cuori, di avere una possibilità
di perdono da parte dell’Onnipotente. Egli ci ha insegnato che
tutti gli uomini sono eguali indipendentemente dal sesso,
dall’origine nazionale e tribale. Ci ha inoltre insegnato che
chiunque cerchi Lui, lo troverà. Ciò che mi spinge a seguire
Iyesus Krstos è la necessità di vivere una vita integra, una vita
Cristiana”.
Re Messia Difensore della Fede Ortodossa Qadamawi Haile Sellassie, Natale 1968

martedì 20 aprile 2010

L'Arca dell'Alleanza - Speciale Tg5 L'arca perduta 19/04/2010

Il mistero dell'Arca dell'Alleanza, la più leggendaria e controversa reliquia biblica, scomparsa da più di tremila anni, è al centro di Speciale Tg5: “L'Arca Perduta”, Una cassa di legno d'acacia rivestita d'oro, chiusa da un coperchio sulla cui sommità due statue di cherubini dello stesso prezioso minerale spiegavano le ali. Questa era l'Arca dell'Alleanza, costruita da Mosè su ordine del Signore per custodire le Tavole della Legge. Un oggetto unico nella storia dell'umanità del quale si sono perse le tracce -nella storia e nei passi della Bibbia- dal tempo della conquista e della distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi nel 597 a.C. Da allora, invece, tanto si è scritto e fantasticato su che fine possa aver fatto il prezioso tabernacolo, il cui nascondiglio è stato indicato nei posti più improbabili della terra, dallo Zimbabwe all'Irlanda. Speciale Tg5: “L'Arca Perduta” ci porterà in Etiopia dove, secondo la leggenda -che ha come protagonisti il Re Salomone, la Regina di Saba e il loro figlio Menelik I- l'Arca è tutt'ora custodita nella Chiesa di S. Maria di Sion ad Axum. Nello speciale la straordinaria testimonianza di Claudio Giuseppe Infranca, architetto, restauratore italiano che nel 1991, è riuscito ad entrare nel sancta sanctorum della chiesa di Axum e a scattare una foto del misterioso oggetto conservato in Etiopia da tremila anni.













Speciale TG5 sull'Arca dell'Alleanza, custodita in Etiopia, nella Chiesa di Santa Maria di Sion ad Axum. Molto interessante, immagini bellissime, viene riportata anche l'intervista all'architetto Giuseppe C. Infranca, che nel 1991 si trovava in Etiopia e che riuscì a fotografare l'Arca, subendone però, suo malgrado, le conseguenze, poichè, come egli stesso testimonia, perse una parte di udito, essendo stato esposto ad un campo di ultrasuoni (secondo un parere medico che ricevette al ritorno in Italia). Etiopia, Nuovo Israele, Terra Promessa..
ATTENZIONE!!! IN QUESTO VIDEO SONO STATI OSCURATI I FRAME IN CUI VENIVA MOSTRATA LA FOTO DELL'ARCA, POICHE' SIAMO CONSAPEVOLI E DEGNAMENTE TIMOROSI DELLA SUA POTENZA.

domenica 4 aprile 2010

Buona Pasqua - Melkam Fassika - Happy Easter

Buona Pasqua di Resurrezione e Vita nel Cristo, Dio Vivente Re dei viventi, Creatore di tutte le cose visibili ed invisibili, Spirito di Vita che tutto riempie, Re dell'intero universo.




sabato 3 aprile 2010

FUOCO SUL PAPA E SU TUTTO IL VATICANO

DAN I & KING KIETU RASTAFARI JUDGEMENT FIRE "POPE"



"POPE"

Ca' me say fire fe the pope
Fi the one who bless the bombs
To the murderer and the lier who made
The human blood a run
Fire fe the pope
Fi the one who blessed the bombs
For the one the man called holy
Let me tell you about the story
Fire fe the pope
Fi the one who bless the bombs
To the murderer and the lier who made
The human blood a run
Fire fe the pope
Fi the one who blessed the bombs
To the one the man called holy
Let me tell you about the story

When The evilous man
Move to step upon Jah Land
With the people of a nation
Under the corruption
To rule the Kingdom of the Son
Take the Power from HIS Throne
Conquer the Conquering Lion
And put the children inna the ground

Ca' me say fire fe the pope
Fi the one who bless the bombs
To the murderer and the lier who made
The human blood a run

But the Lion never sleep
Can’t fool HIM with ya tricks
Get ready ca' The Judgment
Come quicker than quick
From Italy
You want to enter our HOLA Country –
Tell me
You desire is farer than
What you can see
But the scepter can’t be moved from Judah for Jah Will
And the man will never change
What The I Majesty has sealed (x 3

Ca' me say fire fe the pope
Fi the one who bless the bombs
To the murderer and the lier who made
The human blood a run
Fire fe the pope
Fi the one who blessed the bombs
For the one the man called holy
Let me tell you about the story
Fire fe the pope
Fi the one who bless the bombs
To the murderer and the lier who made
The human blood a run