domenica 25 dicembre 2022

DOMENICA DEI PROGENITORI


Celebrando oggi la memoria dei progenitori, inneggiamo al Cristo Redentore, al Signore che li ha resi grandi fra tutte le genti e ha fedelmente compiuto straordinari prodigi, perché è Forte e Potente (Haile); da essi ha reso per noi scettro di potenza, la sola ignara d'uomo e Madre-di-Dio, la pura Maryam, dalla quale è venuto il fiore, Cristo, che ha fatto germogliare per tutti la vita, il diletto che non vien meno e l'eterna salvezza.

Celebriamo quindi l'assemblea dei progenitori: Adamo, il primo padre, Enoch, Noè, Melchisedek, Abramo, Isacco e Giacobbe; dopo l'avvento della Legge: Mosè e Aronne, Giosuè, Samuele e Davide; insieme a loro, Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele e i dodici profeti, e con loro Elia, Eliseo e tutti gli altri; Zaccaria e il Battista, e quelli che hanno annunciato il Cristo, vita e resurrezione della nostra stirpe.

Si vantano nella gloria i Santi, perché dal loro seme procede un frutto insigne: colei che senza seme ti ha partorito.

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venerdì 23 dicembre 2022

IL PATRIARCA ORTODOSSO DI GERUSALEMME AFFERMA CHE I CRISTIANI PALESTINESI SONO PRESI DI MIRA DAI GRUPPI ISRAELIANI


(17 dicembre 2022)

Il Patriarca Greco-Ortodosso di Gerusalemme, Theophilos III, ha avvertito che i cristiani in Terra Santa sono diventati bersaglio di ripetuti e continui attacchi da parte di gruppi radicali israeliani, soprattutto nella città santa di Gerusalemme.

Il Patriarca ha rilasciato la dichiarazione durante la cerimonia annuale di accensione dell'albero di Natale tenutasi venerdì sera presso l'Imperial Hotel della Porta di Giaffa nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Parlando dal balcone dell'Imperial Hotel, una proprietà della Chiesa greco-ortodossa presa di mira dai coloni ebrei, il patriarca Theophilos ha affermato che "i cristiani sono diventati l'obiettivo di ripetuti e continui attacchi da parte di gruppi radicali israeliani, specialmente nella Città Santa".

“Nell'ultimo decennio sono stati commessi innumerevoli crimini contro i cristiani, tra cui aggressioni fisiche e verbali contro sacerdoti e clero, attacchi mirati contro chiese, luoghi sacri vandalizzati e sistematicamente profanati, oltre a continue intimidazioni nei confronti dei cittadini cristiani, che tutto ciò che vogliono è vivere una vita normale come diritto dato da Dio a tutti gli esseri umani”, ha proseguito il Patriarca, aggiungendo:

“Questi gruppi radicali stanno commettendo i loro crimini nel tentativo deliberato di espellere i cristiani da Gerusalemme e da altre parti della Terra Santa”.

VEDI ANCHE ⬇️
I Cristiani di tutto il mondo devono respingere l'occupazione israeliana della Palestina:

LEGGI ANCHE ⬇️
BREVE STORIA DEL FALSO STATO DI ISRAELE (Il ritorno di Cristo; legami tra il Movimento Sionista e il Nazi-Fascismo):
https://giuseppecapparelli85.blogspot.com/2022/05/breve-storia-del-falso-stato-di-israele.html

giovedì 22 dicembre 2022

IL MORO INCONTRA MORO


Il 22 dicembre 1973, il Re dei Re Haile Selassie visita l'Italia.

Nella foto il Re dei Re, Leone Conquistatore della Tribù di Giuda incontra il suo discepolo Aldo MORO, rapito e ucciso perché lo stato italiano non ha trattato, perché non ha pagato il riscatto del suo rapimento, lasciato morire perché scomodo.
#PerNonDimenticare

Moro Rappresenta colui che argina il male. Moro in politica è stato probabilmente l'uomo chiave, è stato la politica italiana vera e propria.

La caduta di Moro è stata voluta, una caduta progettata per il futuro dell'Italia e dell'Europa così come oggi sono.

Se noi volessimo andare oggi a cercare i motivi veri per quello che succede in Italia oggi dove per due anni (e non è ancora finito) per entrare a lavorare dovevi essere certificato che sei in vita, se tutto questo accade, è perché 43 anni fa questo Argine nel versante politico è caduto, è crollato.

Tutti quelli che sono venuti dopo Moro sono venuti con il mandato in tasca di liquidare l'Italia. Se non ci accorgiamo di questo segno che è accaduto 44 anni fa, difficilmente riusciremo a leggere i fatti di oggi e a metterli nella casella giusta, cioè nella casella di un'Italia che a un certo punto ha decisamente cambiato verso. Oggi siamo probabilmente all'epilogo di un finale in cui dovremmo prendere delle decisioni importanti per salvarci letteralmente la pelle.

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domenica 18 dicembre 2022

I SUFFUMIGI TOSSICI DEL 1918

 

Nel 1918, durante la falsa pandemia di influenza spagnola, il governo neozelandese creò delle camere per i soffluvi dove le persone inalavano una miscela di vapore caldo e vari medicinali.

Il vapore in realtà infiammava i tessuti distruggendo il sistema immunitario delle vie respiratorie, facendo ammalare le persone, dando poi la colpa a un virus inesistente.

Per un certo periodo era obbligatorio mostrare un certificato che dimostrasse di essere stati in una di queste "cliniche" per poter usare i mezzi pubblici.

È da tempo che ci provano, da ben più di quello che crediate.


sabato 17 dicembre 2022

LA DANZA DI ZALONGO

 

La danza di Zalongo, si riferisce alla triste stora del suicidio di massa delle donne Albanesi di Souli e dei loro figli, avvenuto dopo l'invasione delle truppe ottomane il 16 dicembre nel 1803.

Un numero circa di 60 donne, rimasero intrappolate vicino al villaggio albanese di Zalongo in Epiro (allora regione albanese), le quali presero la decisione di voltarsi verso l'orlo della scogliera e morire con i loro neonati e bambini, piuttosto che venire schiavizzate e stuprate dalle truppe ottomane che le inseguivano.
Secondo la tradizione, lo fecero una dopo l'altra ballando e cantando:

"Addio povero mondo, addio dolce vita, e tu, mio miserabile paese, addio per sempre addio sorgenti, valli, montagne e colline addio sorgenti.
E voi, donne di Souli.
I pesci non possono vivere sulla terra né il fiore sulla sabbia.
E le donne di Souli non possono vivere senza libertà.
Addio primavere.
Le donne di Souli non solo hanno imparato a sopravvivere ma sanno anche come morire.
Non tollerano la schiavitù.
Addio primavere."

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lunedì 12 dicembre 2022

DOMENICA DI TENSIONE

 

‼️🇺🇦🏴‍☠️ Oltre alle perquisizioni, agli arresti dei sacerdoti, il regime nazista ucraino continua il terrore contro la Chiesa Ortodossa. Provocatori hanno fatto irruzione in una parrocchia della Chiesa Ortodossa ucraina a Ivano-Frankovsk. Diverse dozzine di estremisti hanno cercato di interrompere la santa messa, imponendo che invece della liturgia, fosse cantato l'inno nazionale ucraino. La polizia chiamata per cacciare i provocatori, non ha fatto nulla e alla fine sono stati i fedeli a cacciarli, ma di fatto è stata impedita la santa liturgia domenicale. I provocatori gridavano provocazioni invitando i fedeli ad andarsene in Russia. Nel silenzio complice dell'Europa e del Vaticano, il regime nazista ucraino tramite le sue forze speciali e i battaglioni nazionalist, vuole cancellare la Chiesa Ortodossa di kiev. L'unica chiesa canonicamente fedele, la chiesa con il maggior numero di fedeli.

Inoltre Zelenskii Dementski ha imposto sanzioni contro i vescovi Ortodossi. Le sanzioni includono il blocco di beni e conti bancari, la privazione di premi statali e altre attività.

Uno degli scopi è bloccarne i fondi per impedire, che le organizzazioni di volontariato legate alla chiesa e sono migliaia, possano lavorare.

"Possa Dio risorgere e disperdere i suoi nemici e tutti coloro che sono contro di lui, insieme a loro!". Ha affermato il metropolita di Zaporozhye e Melitopol Luka, uno dei tanti finiti nella lista nera.

 "Questa decisione non è stata una sorpresa per me. Tali decisioni calpestano il buon senso, i diritti umani e la Costituzione dell'Ucraina.

In tutti questi anni la nostra diocesi ha servito solo Dio e il popolo,cnon abbiamo mai diviso i cittadini del Paese. Abbiamo cercato di aiutare tutti coloro che erano in difficoltà e avevano bisogno. I nostri progetti umanitari servono il popolo ucraino. Non sono preoccupato per il mio destino, mi preoccupo cento volte di più e prego per coloro che si sono ribellati alla Chiesa, perché si sono ribellati a Dio stesso."

Un altro video di quanto successo  a Ivano-Frankovsk dove un gruppo di nazi-ucraini del battaglione Azov hanno fatto irruzione in una parrocchia della Chiesa Ortodossa e hanno impedito la santa messa e minacciato i fedeli. Il gruppo di nazi-ucraini pretendeva che in chiesa, al posto dei canti cristiani, si cantasse l'inno nazionale ucraino. I parrocchiani si sono opposti, dicendo che in chiesa gli unici canti sono quelli per Cristo. Per risposta i nazi-ucraini hanno cominciato ad offendere i fedeli e hanno impedito la santa liturgia. Come si vede nel video i fedeli per risposta hanno intonato i canti di lode a Cristo. 

Come si possono chiamare comportamenti simili??? Satanismo l'unica risposta e la vergogna è che tutti ciò avviene con l'appoggio dell'Europa e con il silenzio complice del Vaticano che finanzia gli uniati nel tentativo di distruggere la Chiesa Ortodossa.




venerdì 9 dicembre 2022

LA NAZI-UCRAINA INTENSIFICA LA PERSECUZIONE ALLA CHIESA ORTODOSSA.


 ‼️🇺🇦🏴‍☠️ La Gestapo nazista ucraina SBU continua a perseguitare la Chiesa Ortodossa e continua l'operazione per bandire l'Ortodossia.

Kiev ha imposto sanzioni contro i vescovi Ortodossi. Le sanzioni includono il blocco di beni e conti bancari, la privazione di premi statali e altre attività.

La SBU nazista ucraina conduce ricerche in una serie di strutture della Chiesa ortodossa ucraina canonica nelle regioni di Cherkasy, Volyn e Kherson.

 L'azione punitiva è condotta congiuntamente con la Polizia Nazionale e la Guardia Nazionale.

 ▪️Sono state effettuate perquisizioni presso il monastero Mgarsky Spaso-Preobrazhensky dell'UOC nella regione di Poltava.

 ▪️La Cattedrale della Santa Intercessione a Boryspil è stata repressa, dove gli ufficiali della SBU hanno condotto perquisizioni per rilevare elementi antigovernativi.

 ▪️Effettuata irruzione con ricerche su oggetti Ortodossi nelle regioni di Kherson, Cherkasy, Zhytomyr e Volyn.

 ▪️Condotte anche perquisizioni nei seguenti nei monasteri Ortodossi:

 - Monastero di San Nicola della diocesi di Khust dell'UOC (MP) in Transcarpazia;

 - Convento Stauropegiale di Sant'Anastasio (Zhytomyr);

 - Skete del Convento Stauropegiale di Sant'Anastasio (regione di Zhytomyr);

 - Skete dell'icona iberica della Madre di Dio dell'icona Chopovichi Athos della Madre di Dio del monastero femminile di Stauropegial (regione di Zhytomyr);

 - Diocesi di Rivne-Ostroh, monastero femminile di Gorodok, metochion di San Giorgio, chiesa di tutti i santi Volyn, chiesa della Santa Resurrezione, chiesa della Santa Dormizione (regione di Rivne).

▪️Condotte ricerche nel convento di Cirillo e Metodio vicino a Mukachevo.

 ▪️La Chiesa Ortodossa di Lviv è stata bandita.

 I deputati del Consiglio regionale di Lviv hanno deciso di vietare le attività dell'UOC canonica nella regione e hanno raccomandato di facilitare il passaggio con gli uniati. 

"Nel contesto dell'escalation del conflitto, la rabbia si riversa su coloro che sono indifesi e colpevoli di adorare gli stessi santi, svolgere servizi divini nella stessa lingua antica comune della Chiesa, ora proclamata “nemica” ", ha affermato il Presidente del Dipartimento sinodale della Chiesa Ortodossa russa per i rapporti della Chiesa con la società e i media Vladimir Legoyda.

La guerra con la Chiesa Ortodossa in Ucraina divampa con rinnovato vigore.

La SBU nazista ha informato e segnalato di sospetto Sua Eminenza il Metropolita Joasaph della diocesi di Kirovohrad dell'UOC, perché nelle chiese, era stata trovata letteratura ecclesiastica stampata in Russia (ovviamente prima della guerra). La Gestapo ha pubblicato una foto del metropolita con il patriarca Kirill: si tratta di un crimine terribile 🤣, dato che le Chiese di Russia e Ucraina sono sempre state un tutt'uno per tutto il tempo della loro esistenza... Mostrano anche la lettera prebellica del patriarca.

La SBU accusa anche il metropolita di giustificare l'operazione russa, nonché "l'occupazione di territori, in particolare la Crimea", naturalmente territori mai occupati dalla Russia ma costantemente bombardati dal regime nazista Ucraino perché le popolazioni di quei territori vogliono annettersi alla Russia.

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giovedì 8 dicembre 2022

SATANA È NEI DETTAGLI!!!


 La dottrina dell’Immacolata concezione, che ha espresso nel 1854 Papa Pio IX, dichiara che la Vergine Maria è nata immacolata, cioè è nata senza peccato, non ha avuto le conseguenze del peccato originale come hanno avuto tutti gli uomini. Questo insegnamento sulla concezione immacolata di Maria è arbitrario e non è basato da nessuna parte, né nella Bibbia né nella dottrina dei Padri della Chiesa e ha anche molte vulnerabilità.

La grande vulnerabilità di questo insegnamento è che sfida l’unicità della nascita del nostro Signore IYASUS KRESTOS. Solo Cristo è senza peccato ed è nato dallo Spirito Santo. È l’unico caso di nascita in cui non è intervenuta carne e sangue. Il nostro Cristo è nato dalla Vergine Maria senza la partecipazione di un uomo. Non ci fu un unione carnale con un uomo di Maria. Lo Spirito Santo adombrò Maria e per mezzo dello Spirito Santo il nostro Signore IYASUS KRESTOS è nato senza peccato.

Maria non è nata dallo Spirito Santo ma è nata da genitori normali, è nata dal rapporto carnale fra Gioacchino ed Anna. Colpisce quindi questa unicità della nascita del nostro Signore IYASUS KRESTOS, l’unica nascita dallo Spirito Santo ed è per questo immacolata.

Nell’Ortodossia solo Cristo è nato immacolato e non Maria.

Così mentre i cattolici pensano che la teologia dell’immacolata concezione sublima Maria essenzialmente succede il contrario. Perché Maria è esaltata maggiormente se è presentata per quello che è riuscita a compiere. Se è presentata per la sua santità. Traguardo raggiunto non perché era senza peccato per natura, Maria infatti era una di noi, nata da genitori umani, da Gioacchino e Anna, aveva la nostra stessa natura ed era incline al peccato come tutti, ma nonostante tutto è riuscita comunque a coltivare le virtù, attraverso un grande esercizio spirituale, con la preghiera, con il digiuno, con la continenza, con la castità, ed è riuscita a raggiungere altezze di santità.

I&I dovremo avere la lotta spirituale di Maria come esempio, come insegnamento e come traguardo. Maria riuscì a raggiungere questa santità, ed è celebrata per questo da tutte le generazioni. Maria è stata scelta come colei che avrebbe contenuto l’incontenibile a causa della sua santità. A soli 13 anni Maria ha attirato l’attenzione di Dio ed è diventata prediletta di Dio: “ Rallegrati, o piena di grazia. Il Signore è con te. Beata sei tu tra le donne”. Ha indicato, a noi tutti, con la sua vita santa, con la sua obbedienza incomparabile, la grandissima umiltà, la purezza sublime, fino a che altezze spirituali può essere sollevato l’uomo.

(Nella foto icona Ortodossa della concezione di Maria)

mercoledì 7 dicembre 2022

L'ANTICRISTO SARA' BUONISTA!

 

“Chi è l’Anticristo? O meglio, come si manifesterà? Sconcertante è la risposta che dà il filosofo Ortodosso-russo Soloviev, col suo “racconto dell’Anticristo”: l’Anticristo apparirà nelle vesti subdole del pacifista, del filantropo, del vegetariano, dell’amico di tutti e del dialogante ad oltranza.  In una sola parola:

L'ANTICRISTO SARA' BUONISTA! *

Giunti alle soglie del XXI secolo la “fabula” teologica di Soloviev manifesta tutta la sua stringente attualità e fornisce a noi occidentali un formidabile tema di meditazione… Indubbiamente il pensatore russo individua nel “politicamente corretto” e in un atteggiamento ideologico di stampo “umanitario” la più diretta emanazione di una intelligenza perversa. In poche parole: il buonismo è la maschera del vero e proprio Male Assoluto.

     Fare prediche filantropiche attira i plausi dei grandi media e un facile seguito tra i pigri conformisti. E tuttavia dietro una dissennata filantropia si nasconde lo zampino del maligno, non fosse altro per il fatto che il cristianesimo, quello vero, è l’antitesi di ogni buonismo.

     L’Anticristo per Soloviev promuoverà un governo mondiale, in cui tutti i popoli si scioglieranno in un'unica situazione liquida, perdendo sovranità, identità, autentico collante etico. Egli agirà in nome di un benessere tutto proiettato nel mondo terreno: quindi prospetterà una concezione piattamente sociale del cristianesimo. E se Cristo, quello vero, afferma con chiarezza “il mio Regno non è di questo mondo”… l’Anticristo appunto si propone come Principe di questo mondo in nome di una pretesa messianica – ovviamente fallace – tutta proiettata nell’orizzonte terrena. 

    Riusciranno gli uomini a smascherare questa perversione inaudita, che trasforma il cristianesimo in un cumulo di frasi melense? Certamente la cultura spirituale Ortodossa proprio attraverso l’elaborazione della intuizione di Soloviev ha una marcia in più per riconoscere la Perversione estrema che in nome dell’ideologia umanitarista perpetua il più subdolo interesse e promuove il più atroce dei tradimenti.

    L’auspicio è che anche la cultura cattolica latina e quella protestante nord europea possano maturare una sensibilità simile, in modo da poter smascherare l’inganno più subdolo. L’Anticristo sarà buonista…

-Alfonso Piscitelli-


Uomo avvisato, mezzo salvato!

CONTRASSEGNATI *

"È stato messo a punto un vaccino per combattere una nuova malattia, che sarà obbligatorio e chi lo assume sarà segnato.  Molte persone sono già segnate con una sorta di raggio laser, sulla fronte, sul braccio. In seguito, chi non è contrassegnato con il numero 666 non potrà né comprare né vendere, ottenere un prestito, trovare un lavoro e così via. Il mio pensiero mi dice che questo è il sistema attraverso il quale l'Anticristo ha scelto di conquistare il mondo intero, e le persone che non fanno parte di questo sistema non saranno in grado di trovare lavoro e così via, sia nero che bianco o rosso ; in altre parole, chiunque prenderà il sopravvento attraverso un sistema economico che controlla l'economia globale, e solo chi avrà accettato il sigillo, il marchio del numero 666, potrà partecipare alle trattative d'affari." 

•San Paisios l'aghiorita (1924/1994)•

(Dagli articoli dell'amico Franguzzo. Che Dio ti benedica)

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lunedì 5 dicembre 2022

VISITA DEL RE DEI RE HAILE SELASSIE AL PATRIARCATO DI MOSCA NEL 1959

 

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IN ONORE DELL'ILLUSTRE OSPITE
"Pravda" del 13 luglio 1959 n.167

   Il Patriarca Alessio di Mosca e di tutta la Russia la sera del 12 luglio ha tenuto un ricevimento in onore dell'Imperatore d'Etiopia Haile Selassie I presso la Residenza Patriarcale di Mosca.

   All'inizio del ricevimento il Patriarca Alessio di Mosca e di tutta la Rus', accogliendo il Capo e Imperatore dell'amichevole popolo etiope, gli ha consegnato la medaglia dell'ordine ecclesiastico di prima classe del granduca Vladimir.
 Il Capo di stato dell'Etiopia ha consegnato al Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Alessio, l'Ordine della Santissima Trinità e una croce d'oro.
 Gli ospiti sono stati ricevuti dal patriarca Alessio di Mosca e di tutta la Rus' alla presenza del metropolita Nikolai di Krutitsy e Kolomna e di altri chierici.
Al ricevimento, insieme all'Imperatore, c'erano la principessa Aida Desta e altri funzionari di alto rango al suo seguito.



AI RAPPORTI DELLE CHIESE RUSSA ED ETIOPICA

Nell'estate di quest'anno si sono svolti eventi che hanno confermato e rafforzato i vincoli di antica amicizia che legano la Chiesa Ortodossa russa con la Chiesa della lontana Etiopia.
Il primo di questi eventi è stata la visita dell'Imperatore d'Etiopia, Haile Selassie I, a Sua Santità il Patriarca Alessio di Mosca e di tutta la Rus' nel luglio di quest'anno, quando fu ospite del governo dell'Unione Sovietica.
Il secondo evento è stato il soggiorno a Mosca nell'agosto di quest'anno della delegazione della Chiesa etiope, guidata dal metropolita Abuna Theophilus di Harar (Theophilos).
Ricordando l'incontro dell'Imperatore d'Etiopia con il Patriarca di Mosca, può essere definita come una festa di comunione cristiana. Era la sera del 12 luglio, quando l'Imperatore d'Etiopia, Haile Selassie I, accompagnato dalla principessa Aida Desta, stretti collaboratori, nonché rappresentanti del governo sovietico, arrivò all'edificio del Patriarcato di Mosca in Chisty Lane.
Incontrando l'Imperatore nella sala dei ricevimenti del Patriarcato, il Patriarca Alessio gli ha conferito l'Ordine ecclesiastico del Santo Uguale agli Apostoli Granduca Vladimir e allo stesso tempo ha pronunciato il seguente discorso:

"A nome della nostra Chiesa Ortodossa russa, saluto Voi, Capo e Imperatore dell'amico popolo d'Etiopia. Siamo consapevoli della Vostra saggezza e del Vostro successo nel governo dello stato; del Vostro zelo per il benessere del popolo; della Vostra devozione filiale alla Santa Chiesa Cristiana. In memoria della visita al nostro Patriarcato e in considerazione delle fatiche e delle cure di Vostra Maestà per il bene della Santa Chiesa nel Vostro Paese, con un sentimento di sincero rispetto per Voi, presentiamo a Vostra Maestà il nostro Ordine Ecclesiastico del Santo Uguale agli Apostoli Granduca Vladimir di 1° grado e Vi auguriamo molti anni, con l'aiuto di Dio, nella salute e nel vigore dell'anima per condurre il Vostro popolo e il Vostro stato verso ulteriore prosperità e gloria."

A sua volta, l'imperatore Haile Selassie ha posto al patriarca Alessio il nastro e le insegne dell'Ordine etiope della Santissima Trinità. Quindi l'illustre ospite, accompagnato dal Patriarca e dai suoi stretti collaboratori, si è recato alla Chiesa Patriarcale della Croce, dove l'archimandrita Nikodim ha proclamato molti anni all'illustre ospite.



A cena, Sua Santità il Patriarca Alessio si è rivolto all'Imperatore Haile Selassie I con il seguente discorso di benvenuto:

"Vostra Maestà Imperiale! È eccezionalmente gioioso per noi vederVi con noi e accogliere di cuore la Vostra persona, il Capo dell'antica Etiopia, fornendo al nostro paese e ricevendo reciprocamente da parte nostra i sentimenti più amichevoli!
Diamo inoltre il benvenuto a Sua Altezza la Principessa Aida Desta e ai funzionari del governo dell'Etiopia che accompagnano Vostra Maestà, la cui gente è nota per il fatto che nel corso della loro storia hanno conservato con cura due tesori: la fede cristiana e l'indipendenza nazionale!
   Sua Maestà! Viaggiando per la Russia, Lei si è evidentemente reso conto dell'ampia ospitalità del nostro popolo e che per noi l'arrivo dell'Imperatore d'Etiopia è una vera celebrazione della pace e dell'amicizia tra i popoli.
   E per noi, rappresentanti della Chiesa Ortodossa russa, questo incontro con Vostra Maestà è gioioso, come una festa di comunione cristiana.
   Va detto che la comunanza delle nostre credenze cristiane è stata l'origine dell'amicizia tra i popoli russo ed etiope nel secolo scorso. A quel tempo, il noto archimandrita, poi vescovo della Chiesa russa, Porfiry Uspensky, ha lavorato duramente e fruttuosamente nel campo delle relazioni ecclesiastiche con l'Etiopia. Si avvicinò al clero etiope di Gerusalemme e, sulla base delle informazioni da lui ricevute, compilò una serie di preziosi saggi sulla vita ecclesiale in Etiopia.
   È noto che nel 1888, quando in Russia fu celebrato il 900° anniversario del battesimo della Rus', rappresentanti del clero etiope presero parte alle celebrazioni della Chiesa in questa occasione.
   E i rappresentanti della Chiesa russa, che hanno visitato l'Etiopia negli anni 80-90 del secolo scorso, hanno fatto molto per avvicinare le nostre chiese e i nostri popoli. Ricordiamo bene l'accoglienza fraterna presso la nostra ambasciata etiope nel 1895, che comprendeva chierici guidati dal Metropolita di Harare.
   Tutto ciò dimostra che le relazioni amichevoli che da tempo si sono stabilite tra i nostri popoli si basano sulla nostra fraterna unità nella fede cristiana.
   Volgendomi ora, devo esprimere gratitudine a Vostra Maestà e al Primate della Chiesa etiopica, il Patriarca Vasily, per la cordiale accoglienza riservata a due inviati del Patriarcato di Mosca nel gennaio di quest'anno. Hanno portato le impressioni più gratificanti dal vostro paese, che sono state descritte in dettaglio sulle pagine della nostra rivista della chiesa.
   I fatti di comunione che ho indicato sono chiari segni della reciproca inclinazione delle nostre Chiese verso quell'unanimità cristiana, tanto necessaria nel tempo presente per il rafforzamento della pace universale.
A nome dell'intera Chiesa Ortodossa russa, desideriamo che Vostra Maestà serva con successo l'unità dei nostri popoli e delle nostre Chiese, avvicinando così all'umanità quella pace tanto desiderata per la quale i cristiani di tutto il mondo pregano quotidianamente nelle loro chiese e nelle loro case.
   La benedizione di Dio accompagni le Vostre fatiche a beneficio del popolo etiope e della sua Chiesa, che Vi conosce come suo Figlio Fedele e Patrono! Alla salute di Sua Maestà Imperiale l'Imperatore d'Etiopia! Per molti anni!"

In un discorso di risposta, l'Imperatore ha espresso la sua gioia per l'occasione della visita al Capo della Chiesa Ortodossa russa, per il quale la Chiesa etiope nutre da tempo un amore fraterno. L'accoglienza eccezionalmente gioiosa e cordiale che gli è stata riservata dalla Chiesa russa e dal Patriarca Alessio e stata per Lui motivo di profonda soddisfazione e dimostra che gli antichi legami di amicizia che uniscono le Chiese di Russia ed Etiopia continuano a rafforzarsi a beneficio dei loro popoli.

   "Proprio come prima i legami spirituali tra le nostre chiese hanno contribuito al riavvicinamento dei nostri popoli", ha detto l'imperatore , "così ora gli accordi conclusi con lo stato sovietico devono essere reintegrati con i legami spirituali dell'amicizia fraterna tra le nostre chiese e portare anche a maggiore riavvicinamento tra di loro”. L'Imperatore ha espresso al Patriarca i suoi desideri di longevità e prosperità e la sua speranza per la prosperità della Chiesa Ortodossa russa.

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sabato 3 dicembre 2022

AUGURI A RICHARD PANKHURST


 (Allerta compleanno etiope - 3 dicembre)
 -Melkam Lidete!- 💚💛❤

 Oggi è il compleanno del cittadino, storico e studioso più riconosciuto dell'Etiopia, Richard Keir Pethick Pankhurst.

 Pankhurst è nato il 3 dicembre 1927 nel Regno Unito, figlio dell’anarchico italiano Silvio Corio e della suffragetta comunista Sylvia Pankhurst, si trova fin da bambino in un ambiente politicamente molto attivo. La mamma è un’appassionata della cultura etiope e, dopo l’invasione italiana nel 1935, abbandona definitivamente gli illusori ideali femministi comunisti per sostenere apertamente la causa dell’indipendenza dell’Etiopia. Richard cresce così conoscendo molti rifugiati etiopi. La mamma è una amica molto importante del Re dei Re Haile Selassie, e proprio con la madre, Richard si trasferisce in Etiopia nel 1956. Da allora, dedica tutta la sua vita agli studi etiopici.

Pankhurst ha scritto più di venti libri sulla storia d'Etiopia ed è stato un convinto sostenitore della restituzione di molti dei tesori storici rubati all'Etiopia, in particolare l'obelisco di Aksum.

Dopo la salita al potere del regime criminale comunista del Derg e l'occultamento del Re dei Re agli occhi degli uomini, Pankhurst lascia la cattedra all’Università di Addis Abeba nel 1976 e torna in Inghilterra, dove diventa, prima, ricercatore nella Scuola di studi orientali e africani della London School of Economics e, poi, bibliotecario della Royal Asiatic Society.

 Il suo amore per l’Etiopia non svanisce. Continua a studiarla e nel 1986, dopo un decennio di assenza, ci torna. Proprio in quel periodo, Pankhurst si mette alla guida della campagna per il ritorno in Etiopia dell’obelisco di Axum, che il regime fascista aveva portato in Italia. Una campagna che avrà successo, tanto che l’obelisco verrà riportato in Etiopia e sarà nuovamente eretto ad Axum nel 2008. Per il suo impegno e per i suoi studi ha ricevuto numerosi premi tra i quali il più prestigioso riconoscimento etiope che gli è stato consegnato direttamente dalle mani del Presidente Mulatu Teshome.

Pankhurst muore il 16 febbraio 2017 e il governo etiope lo ha salutato con una dichiarazione ufficiale come «un decano degli storici e studiosi d’Etiopia»,«uno dei più grandi amici dell'Etiopia durante la sua lunga e produttiva vita», «i suoi studi e la sua comprensione per l’Etiopia ci mancheranno molto».

venerdì 2 dicembre 2022

L'EROE ARVANITA D'ETIOPIA


Ghiorghis Photis si trasferì in Etiopia nel 1850 dall'Epiro, la terra dei miei avi, era Arvanita come me e parlava la mia stessa lingua, l'Arbëresh il dialetto Tosko, usata come base dell'odierna lingua Albanese.


Fu assegnato all'esercito del Re di Gotzam e ricevette il titolo onorifico Balabaras (comandante della guardia). Era conosciuto in Etiopia come Ghiorghis Balabaras che seguì l'esercito etiope nelle battaglie contro il tentativo di invasione musulmana del Mahdi (المهدي‎) in Sudan, e contro il tentativo di invasione degli italiani ad Adua nel 1896.

Fu l'unico europeo che ha combattuto con gli etiopi contro gli italiani e il colonialismo.
(Giuseppe Capparelli, Bro.Yo-Seyf)

💚💛❤ #Respect