Per i Cristiani Ortodossi, corpo e anima compongono la persona; la persona che si unisce a Dio per mezzo di Cristo si deifica e il corpo di un Santo condivide la santità dell'anima del Santo.
L'uomo deificato, colui che ha la Grazia di Dio, continua ad avere anche dopo la sua morte fisica questa Grazia e per questo motivo le sante reliquie mostrano diverse manifestazioni di testimonianza della santità: ad esempio compiono dei miracoli taumaturgici, inoltre sono incorruttibi a testimonianza che le energie icreate di Dio, Uno e Trino, si sono insediate nel corpo di carne della persona e lo mantengono intatto, e in alcuni casi il corpo incorrotto dei Santi secerne un liquido balsamico profumato detto Myron.
La venerazione conferita alle reliquie dalla Chiesa Ortodossa è una testimonianza della nostra fede nella gloria universale, dell'uomo di Dio.
Come le icone dei Santi, così le sante reliquie non sono oggetto di culto, giacché il culto appartiene solo a Dio, Uno e Trino, ma a loro è dovuto onore e venerazione e non adorazione, la quale va a Cristo Re. I Santi sono venerati e amati e viene loro richiesto di intercedere per la salvezza, ma non viene loro data l'adorazione riservata a Dio, perché la loro santità deriva da Dio.
Da un certo momento storico, nella chiesa cattolica romana, ormai da secoli corrotta e deviata, intrisa di eresie e paganesimo, anche la venerazione delle reliquie ha seguito un percorso che ha portato le persone a un culto idolatrico che dava alle reliquie un potere, si può dire, magico, avendo abbandonato la via per la divinizzazione e un potere economico, perché usate a scopo di lucro.
Iniziò così una corsa maniacale alle reliquie da parte dei veneziani, dei baresi, dei genovesi e di tanti altri i quali pensarono che la loro patria terrena potesse essere al sicuro e prosperare nel commercio e nella suprememazia sugli altri popoli se avessero avuto una grande quantità di reliquie sacre a proteggerli (dato che nella corrotta chiesa cattolica di santi neanche l'ombra) non avendo capito che la reliquia è protezione e aiuto alla persona di fede, abbandonandosi al commercio vergognoso delle reliquie e alla loro traslazione dal loro luogo naturale.
La quarta crociata ebbe un effetto devastante sulla Chiesa Ortodossa e sull'impero d'oriente; i crociati si gettarono a caccia di reliquie e di tesori custoditi in quasi tutte le Chiese Ortodosse d'Oriente, dando luogo a un depredare che non ha eguali nella storia. A Venezia arrivarono navi cariche di mosaici, pannelli, pietre scolpite, pilastri, manoscritti preziosi, icone, cavalli d'oro appartenuti a Costantino, calici d'oro, parti di altari, Vangeli, gioelli, pietre rare e parti di edifici che hanno contribuito a creare il tessuto della città che oggi è Venezia, ma soprattutto arrivarono le reliquie.
Tra queste sante reliquie rubate alla Chiesa Ortodossa e traslate in Italia ci sono quelle dell'Apostolo Marco che scrisse il Vangelo che porta il suo nome; il fondatore della Chiesa Ortodossa copta d'Egitto e primo vescovo di Alessandria D'Egitto. Dopo il martirio ad Alessandria nel 68 d.C., il suo corpo fu conservato in Egitto.
Le reliquie del Santo erano sentite dalla classe dirigente veneziana come elemento determinante per fare nella 'Nova Venecia' lagunare, il centro del potere politico della regione e il fulcro del potere religioso del corrotto patriarcato aquileiese. Così si organizzò una spedizione per trafugare le sante reliquie.
Le spoglie del santo, arrivarono a Venezia grazie allo stratagemma di due mercanti veneziani, Rustico da Torcello e Bono o Tribuno da Malamocco che, insieme a un servo, Basilio, trafugarono di nascosto le reliquie del Santo dalla sede del suo Trono Apostolico e le nascosero in una cesta piena di frutta e carne di maiale, impura per i musulmani e per questo passata alla dogana senza troppi problemi, sulla nave diretta da Alessandria D'Egitto a Venezia. Era il 31 gennaio 828.
L'impresa fu un vero e proprio investimento, previamente programmato ed adeguatamente finanziato, ordinato all'innalzamento del prestigio, per così dire, internazionale della città.
Ma Grazie al nostro Dio, Uno e Trino, al tempo i cui sedeva sul seggio di San Marco Papa Kyrillos VI il Taumaturgo e contemporaneamente sedeva in Etiopia sul Trono di Davide il Leone Conquistatore di Giuda e Re dei Re Haile Selassie, diversi grandi eventi di gioia avvennero nella Santa Ortodossia. Tra questi ricordiamo che uno dei primi atti del regno di Papa Kyrillos VI fu la concessione dell’autocefalia alla Chiesa Ortodossa Tewahedo d'Etiopia, secondo un accordo raggiunto durante il regno del suo predecessore. Il convegno dei capi delle Chiese Ortodosse Orientali, che si tenne ad Addis Abeba, in Etiopia, nel gennaio del 1965, grazie alla lungimiranza del Re dei Re, è senza dubbio un'altro evento di una certa importanza nella storia della Chiesa Ortodossa dei nostri tempi.
Uno di questi eventi importanti fu proprio il ritorno delle sante reliquie dell'Apostolo Marco nella sede del suo Trono Apostolico dopo secoli che vi furono rubate.
Per molti secoli la Chiesa Copta Ortodossa d'Egitto ha voluto indietro le reliquie del suo santo patrono. Ma fu sotto il pontificato di Papa Kyrillos VI il Taumaturgo e il prezioso aiuto del Re dei Re Haile Selassie che questo sogno divenne realtà.
Dal momento in cui Papa Kyrillos VI scese dall'aereo che trasportava le sacre reliquie, inni, liturgie e dossologie furono cantati incessantemente.
Esseri celesti luminosi sotto forma di piccioni bianchi sorvolarono l'aeroporto del Cairo e furono visti da tutti gli assistenti (era mezz'ora prima di mezzanotte e i veri piccioni non volano di notte). Questi esseri erano simili alle 'colombe'. Sono apparsi all'improvviso e sono anche scomparsi all'improvviso.
I Leoni si incontrano e dopo una grande liturgia e la benedizione del Re dei Re Haile Selassie accompagnate da preghiere incessanti, le reliquie di San Marco vennero infine deposte in un santuario speciale nella nuova Cattedrale di San Marco al Cairo in Egitto, dove ancora oggi lì riposano. 𓋴𓈖𓃀𓏜𓎟
O Dio, che hai glorificato il tuo evangelista Marco con il dono della predicazione apostolica, e con le intercessioni della Vergine Maria, Madre di Dio, e del Papa San Kyrillos VI il Taumaturgo, fa’ che impariamo anche noi a seguire fedelmente il Cristo Re Signore. Egli è Dio, e Vive e Regna con te, nell’Unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amìn!
Grazie della lettura e godetevi il video del ritorno delle reliquie di San Marco in Egitto.
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