Il messapico è una lingua dell'età del ferro parlata in Puglia dagli Iapigi (Messapi, Peuceti, Dauni), che si stabilirono in Italia come parte di una migrazione illirica dai Balcani nel periodo di transizione tra l'età del bronzo e quella del ferro. Poiché il messapico è stato attestato dopo oltre 500 anni di sviluppo nella penisola italiana, è generalmente trattato linguisticamente come distinto dall'illirico. Entrambe le lingue sono collocate nello stesso ramo. Eric Hamp li ha raggruppati sotto "Messapo-illirico" che è ulteriormente raggruppato con l'albanese. Altri schemi raggruppano le tre lingue sotto "Illirico generale" e "Paleo-balcanico occidentale".
Il messapico condivide con l'albanese diverse corrispondenze lessicali esclusive e caratteristiche generali a causa di un comune idioma illirico ancestrale, caratteristiche sviluppate in convergenza tra le lingue del loro raggruppamento nel territorio dell'Illiria. Affini e caratteristiche condivise indicano un legame più stretto tra le due lingue. Gli affini includono il messapico aran e l'albanese arë ("campo"), biliā e bijë ("figlia"), menza- (nel nome Manzanas) e mëz ("puledro"), brendion (in Brundisium) e bri (corna) che dà il nome alla città di Brindisi lo ritroviamo anche in moltissimi termini del nord Italia (Brenta, Brescia, Bressanone) a conferma dell'estensione che la cultura illirica ebbe nell'Europa e nell'Italia di quei tempi.
Alcuni toponimi messapici come Manduria in Puglia non hanno forme etimologiche al di fuori delle fonti linguistiche albanesi. Altri elementi linguistici come particelle, preposizioni, suffissi e caratteristiche fonologiche della lingua messapica trovano singolari affinità solo con l'albanese.
https://t.me/DerekRasTafarI