venerdì 14 febbraio 2025

LA LINGUA DEGLI ANTICHI MACEDONI 🦅

 


🌿 Secondo Plutarco, Alessandro Magno, dopo l'assassinio di Clito, chiamò le sue guardie del corpo "Macedoni" parlando loro nella lingua macedone.

Ciò significa che la lingua macedone era diversa dal greco (!!!).

 Ma che lingua era questa macedone?... Naturalmente non poteva trattarsi dello "slavo meridionale" di oggi, poiché gli slavi, come è noto, giunsero nella penisola del Mar Nero più di 900 anni dopo l'epoca di Alessandro.

 Diverse sono le opinioni di quanti si occupano della questione della lingua "macedone", e soprattutto di quanti confondono la scienza della linguistica con l'opportunità politica.

 In definitiva, considerando le diverse prospettive e i problemi di ciascuna parte, ci si può perdere nei "dettagli" e non arrivare da nessuna parte (!!!).

 La risposta a questa domanda, a nostro avviso, sta negli antichi toponimi della Macedonia (Aretousa, Argos, Vergi, Vergina, Veria, Thessaloniki, Christona, Pella, Serres, Fyska, ecc.), tutti interpretati in lingua albanese (Arvanita-Arbëresh), ma anche nel riferimento di Stravo alla somiglianza della lingua molossa della Tesprozia con i Macedoni, i quali, entrambi, chiamavano gli anziani e le donne, come vengono ancora chiamati dagli Arvaniti-Arbëresh (pjaka).

 Così, Alessandro, quando chiamò le sue guardie del corpo "macedoni", non fece altro che ciò che fece l'ammiraglio Pavlos Kountouriotis, il quale, per incoraggiare gli Hydra-Spetsioti di Thorik "Averov", poco prima della battaglia con la flotta turca, parlò loro nella "lingua del popolo", nella lingua in cui parlavano loro, cioè gli Hydraiti e gli Spetsioti... la lingua degli Arbens (Arbërisht) ARBANITIKA, Albanese (!!!).

 Quindi, non cercate la lingua dell'antico popolo macedone nelle "iscrizioni" trovate in questa zona, perché esse, scritte nella lingua dell'antico segretariato greco, hanno lo stesso valore delle insegne dei negozi nella moderna Atene, che sono scritte in... inglese, ma non cercateli neppure nelle "lezioni private" di Aristotele al giovane Alessandro, perché anche queste sono come le lezioni di "francese e pianoforte" che venivano impartite, fino a poco tempo fa, ai figli delle "buone famiglie".  

 Se tutto questo vi colpisce, allora dovete ammettere che sia gli Arvaniti di Hydra e Specta, che parlavano del "Pulitore di Helleniki", sia l'ammiraglio Koundouritis, che veniva chiamato "Paolo", erano connazionali (cioè albanesi Arvaniti-Arbëresh).

 Quindi, in conclusione Alessandro Magno parlava albanese con i suoi ufficiali. Lingua protoumana, primogenita, madre di altre lingue.

📷 Nella foto: Pezzo di tessuto che raffigura Alessandro Magno portato in Paradiso da due aquile. Il tessuto del X secolo si trova nel Mainfränkisches Museum di Würzburg. L'aquila 🦅 era l'uccello nazionale dei Macedoni e degli Epiroti, ed è ancora l'emblema nazionale dei loro discendenti, gli Albanesi 🇦🇱, non a caso chiamati Shqipe, cioè figli dell'aquila di Zeus.