sabato 21 settembre 2024

STATH MELANI ☦🇦🇱

 

Stath Melani nacque il 18 settembre 1858 a Melan, nel distretto di Përmet, Albania. È stato un sacerdote Ortodosso albanese che ha partecipato al Congresso di Manastir e ha contribuito a diffondere la conoscenza della lingua scritta albanese nell'Albania meridionale. Era una persona fiammeggiante, saggio e coraggioso, e testardo nel combattere per i diritti degli albanesi durante il periodo del sultano Abdul Hamid II. 

È famoso per la sua insistenza nel predicare agli Albanesi il Sacro Vangelo di Cristo in lingua Albanese e di celebrare la Santa Liturgia in lingua Albanese e non in greco, in modo che anche le persone povere e ignoranti avrebbero potuto comprendere con chiarezza la Parola di Cristo nella loro lingua madre.

Fu ucciso il 24 dicembre 1917, da un gruppo di nazionalisti greci istigati dai metropoliti greci, per aver insistito sull'uso della lingua albanese nella Liturgia Ortodossa locale. Lo accerchiarono e lo decapitarono e la sua testa fu inviata in Grecia.

La morte di Stath Melani causò un'ondata di proteste nell'Albania meridionale.

Le gesta e le azioni di Stath Melani sono cantate in ballate dagli albanesi. Una strada e una scuola a Përmet prendono il nome da lui.


DEREK🔯🔥

mercoledì 18 settembre 2024

SAN ASTIO DI DURAZZO (Shën Asti) ☦🇦🇱

 

La figura di Sant'Asteio di Durazzo, vescovo e martire vissuto durante l'impero di Traiano (98-117), si erge come un faro di fede e coraggio nel panorama dei primi secoli del Cristianesimo. La sua storia ci offre spunti preziosi per comprendere la tenacia e la resilienza dei primi cristiani di fronte alle persecuzioni.

Asteio di Durazzo, detto anche Astio o Aberisto fu vescovo di Durazzo, un'importante città portuale dell'Illirico (l'odierna Albania) durante il regno dell'imperatore Traiano. In quel periodo, l'impero romano era caratterizzato da una forte intolleranza verso il Cristianesimo, e i cristiani erano spesso perseguitati.

Secondo la tradizione, Asteio fu arrestato su ordine del prefetto dell'Illirico, Agricolao, per essersi rifiutato di adorare i simulacri del dio Dioniso. Al suo rifiuto, il santo venne barbaramente flagellato e quindi fu legato ad una croce, cosparso di miele e lasciato al caldo e agli insetti fino alla morte. Stando alle fonti, il martirio avvenne intorno l'anno 100.

Proprio in quei giorni un gruppo di cristiani, Luciano, Esichio, Papio, Saturnino e Germano, sfuggiti alle persecuzioni locali e desiderosi di rifugiarsi a Durazzo, si imbatterono nel cadavere di Asteio martirizzato sulla croce. Confortati dal suo sacrificio, non ebbero timore di dichiararsi seguaci di Cristo e vennero tutti uccisi.

La storia di Sant'Asteio rappresenta un esempio emblematico della fede incrollabile e del coraggio dei primi cristiani di fronte alle persecuzioni. La sua scelta di rimanere fedele ai propri principi, anche di fronte alla tortura e alla morte, testimonia la profondità della sua fede e la sua incrollabile convinzione nei valori cristiani.

Sant'Asteio è venerato come santo e martire dalla Chiesa Ortodossa. 

La figura di Sant'Asteio è particolarmente sentita in Albania, dove è considerato un patrono nazionale. La sua tomba si trova nella cattedrale di Durazzo, dove è meta di pellegrinaggio per devoti provenienti da tutto il mondo.

lunedì 16 settembre 2024

IL SECONDO ASSEDIO DELL'ACROPOLI (1826–1827)

 

Il secondo assedio dell'Acropoli durante la rivolta Arvanita-Arbëresh comportò l'assedio dell'Acropoli di Atene da parte delle forze dell'Impero ottomano, l'ultima fortezza ancora detenuta dai ribelli Arvaniti-Arbëreshë nella Grecia centrale.

"Atene era solo un villaggio albanese. Quasi tutta la popolazione dell'Attica è considerata ed è composta da albanesi. A tre leghe di distanza (14,5 Km) dalla capitale ci sono villaggi che capiscono a malapena il greco." (Empire Newspaper 5 Maggio 1863)

Dopo la caduta di Missolonghi nella Grecia occidentale, Atene e l'Acropoli rimasero le uniche roccaforti in mano agli Arvaniti-Arbëresh nella Grecia continentale al di fuori del Peloponneso. Di conseguenza, dopo la sua vittoria a Missolonghi, il comandante in capo ottomano, Reşid Mehmed Pasha, si rivoltò contro Atene. L'assedio iniziò il 25 agosto 1826 e seguì da vicino l'esperienza di Missolonghi: gli ottomani istituirono un blocco molto stretto e bombardarono la collina, mentre gli assediati li molestavano con frequenti sortite notturne e minandoli. Gli Arvaniti-Arbëresh assediati furono riforniti e rinforzati da piccoli distaccamenti inviati attraverso le linee ottomane dal principale esercito Arvanita, sotto il comandante Gjergji Karaiskaki, che si era stabilito intorno a Eleusi, Pireo e Falero a sud di Atene. Gli Arvaniti-Arbëresh lanciarono vari attacchi contro la retroguardia dell'esercito ottomano e le sue linee di rifornimento, in particolare la vittoria nella battaglia di Arachova a novembre; questa strategia fu modificata a favore di attacchi diretti all'esercito ottomano, con conseguente battaglia di Kamatero a febbraio.

La vittoria ottomana a Falero (Analatos) il 24 aprile (Giuliano) 1827 pose fine a ogni possibilità di soccorso e la guarnigione dell'Acropoli si arrese un mese dopo.

Dipinto: Assedio dell'Acropoli di Georg Perlberg

mercoledì 4 settembre 2024

⛪ CHIESA DI AGHIOS ATHANASIOS DI MUZAKI (Musachi) 🇦🇱

 

Vicino alla chiesa metropolitana di Kastoria nel nordovest della moderna Grecia, in un luogo in cui fino a poco tempo fa era territorio Albanese, in un punto centrale della città, si trova la piccola chiesa Ortodossa di Agios Athanasios di Muzaki, uno dei monumenti Ortodossi più importanti della zona.

Secondo l'iscrizione di fondazione che sopravvive sul muro occidentale, la chiesa fu costruita e dipinta negli anni 1383-1384 dai fratelli Stoia e Theodoros Mouzakis, insieme al sacerdote-monaco Dionisio. I due fratelli erano membri della famiglia albanese Muzaki, che dominava la zona di Kastoria in quel periodo, prima dell'occupazione ottomana e prima che il territorio fosse preso dal moderno stato greco. Il nome "Muzaki" o "Musachi" deriva dal nome "Molossachi", antichi membri delle tribù albanesi dell'Epiro conosciuti come i Molossi di cui la famiglia Muzaki era diretta discendente e da cui proveniva la famiglia di Alessandro Magno.

È una piccola chiesa Ortodossa a navata unica, con tetto in legno e un nartece a ovest che fu eretto in un secondo momento. Al suo interno ci sono molte icone con un intenso carattere narrativo. Ci sono scene della vita di Cristo e della sua passione, così come molte figure isolate di santi, tra cui santi locali e principalmente militari. Di particolare interesse la rappresentazione della Preghiera, dove Cristo è raffigurato in abito sacerdotale come Sommo Sacerdote e la Vergine Maria in abito imperiale. Nel 1951 il monumento fu restaurato.

giovedì 29 agosto 2024

LA TRUFFA DELLA POLIOMELITE 📺🐑💉☠️

 

Scrivo questo articolo per i nuovi pecoroni 📺🐑, perché dopo il Pecorona Firus si sta compiendo una nuova truffa ai danni dell'umanità, con l'obiettivo di dimezzare ulteriormente la popolazione mondiale.

L'agenda per il futuro è "guerra e vaccini", ed è nel falso stato di Israele, dove tutto sta iniziando, i falsi leader israeliani e palestinesi stanno commettendo i crimini più atroci che presto si diffonderanno in tutto il mondo. 

I media di regime riferiscono che "Israele e Hamas hanno approvato tregue umanitarie temporanee nella Striscia di Gaza per facilitare la vaccinazione contro la poliomielite per la popolazione locale".

Quindi per prepararvi all'immediato futuro a non farvi prendere ancora un'altra volta per i fondelli dalla TV vi racconto cos'è in realtà la poliomielite e la storia di questa grande truffa globale che ancora una volta viene estratta dal cappello magico globalista pronto per gli ebeti ignoranti che vorranno farsi di nuovo peraccinare.

Prima di iniziare, bisogna ricordare che nessun virus è MAI stato isolato, il che significa che I VIRUS NON ESISTONO.

Dopo aver capito questo, è giunto il momento di cambiare finalmente il nostro paradigma su questa questione, che i virus NON esistono e NON sono causa di malattia. Ci ammaliamo quando il nostro corpo si intossica.

Parliamo della poliomielite, l'ho studiata e con essa molti altri in alcune delle mie ricerche all'università.

È ormai risaputo che la causa della paralisi infantile nota come poliomielite non è un virus, ma i media e le grandi case farmaceutiche affermano il contrario nonostante le enormi prove. Questo tipo di falsa prospettiva viene instillata nelle masse.

La poliomielite, come la maggior parte delle malattie, può essere condizionata da vari fattori. Questa malattia nervosa è apparsa per la prima volta nel XIX secolo, nel corso dell'industrializzazione. Si è diffusa a macchia d'olio nell'Occidente industrializzato nella prima metà del XX secolo, mentre nei paesi in via di sviluppo, al contrario, non si è verificata alcuna epidemia. La prima epidemia di poliomielite si verificò in Svezia nel 1887. Ciò avvenne 13 anni dopo l'invenzione del DDT in Germania (nel 1874) e 14 anni dopo l'invenzione del primo irroratore meccanico per colture, che fu utilizzato per spruzzare formulazioni di acqua, cherosene, sapone e arsenico.

La comunità scientifica di quel tempo concordò sul fatto che "L'epidemia si verificò immediatamente dopo una raffica senza precedenti di innovazioni nei pesticidi" (Jim West di New York, che ha ampiamente studiato l'argomento della poliomielite e dei pesticidi).

Ma invece di proibire l'insetticida, fu sostituito da un pesticida ancora più tossico: l'arsenico al piombo, che conteneva anch'esso metalli pesanti, nello stato del Massachusetts nel 1892. In effetti, un'epidemia di poliomielite scoppiò nel Massachusetts due anni dopo. Il dottor Charles Caverly, responsabile dei test, sostenne che la causa era più probabilmente una tossina che un virus, affermando con enfasi che "non abbiamo certamente a che fare con una malattia contagiosa". In breve tempo, tuttavia, l'arsenico al piombo divenne il pesticida più importante nella coltivazione di frutta del mondo industrializzato. Nel 1907 fu utilizzato nei campi di cotone e nelle fabbriche. Molti bambini che vivevano a valle delle fabbriche si ammalarono improvvisamente e soffrirono di paralisi.

Nel 1908, si verificò un'altra epidemia di poliomielite e ancora una volta ci furono chiare prove che i pesticidi tossici erano in gioco.

Nello stesso anno l'Organizzazione Mondiale della Sanità, con gli scienziati Karl Landstainer ed Erwin Popper, avvia la teoria della poliomielite come virus.

Questi due scienziati scelgono di prendere quello che hanno chiamato un pezzo malato di midollo spinale da un bambino zoppo di nove anni, lo hanno tagliato a pezzetti, lo hanno sciolto in acqua e mescolato con elementi tossici come il mercurio e ne hanno iniettato una o due tazze nelle cavità addominali di due scimmie da laboratorio: una è morta e l'altra è rimasta permanentemente paralizzata.

Ma questo esperimento non mostra alcuna prova di un'infezione virale. Il grumo utilizzato non può essere definito un virus isolato, nemmeno con tutta la volontà del mondo. Nessuno avrebbe potuto vedere alcun virus, poiché il microscopio elettronico non fu inventato prima del 1931, e anche con il microscopio elettronico non si può vedere e avere alcuna prova di alcun virus. Sebbene molti fattori scientifici parlassero contro la possibilità che la poliomielite fosse una malattia infettiva, questi studi sarebbero diventati il ​​punto di partenza di una lotta durata un decennio, che si è concentrata esclusivamente su un immaginario virus della poliomielite. E dove lavoravano i cacciatori di virus, i produttori di vaccini non erano lontani.

I cacciatori di virus hanno una grande ossessione.

Così accadde che, a metà del XX secolo, il ricercatore Jonas Salk credette di aver trovato in modo definitivo il virus della poliomielite. Anche se non riuscì a dimostrare che quello che lui chiamava virus della poliomielite in realtà scatenasse la poliomielite negli esseri umani, in qualche modo credeva ancora di poter produrre un vaccino da esso. Si dice che solo Salk abbia sacrificato 17000 scimmie da test (definite "gli eroi" da uno dei suoi colleghi) sull'altare della ricerca sui vaccini durante la fase più accesa della sua ricerca; in totale, il numero di scimmie massacrate raggiunse le centinaia di migliaia.

Nel 1954, Berenice Eddy, che era allora responsabile dei test di sicurezza dei vaccini del governo degli Stati Uniti, riferì anche che il vaccino Salk aveva causato una grave paralisi nelle scimmie sottoposte a test e che conteneva qualcosa che poteva uccidere. Ma Eddy fu fermata dall'establishment dei microbi e dovette persino abbandonare la sua ricerca sulla poliomielite poco prima che i suoi avvertimenti si dimostrassero giustificati.

Il 12 aprile 1955, il vaccino di Salk fu celebrato in tutta la nazione come una sostanza che proteggeva completamente dalle epidemie di poliomielite.

Ma il trionfo durò poco. "Solo tredici giorni dopo che il vaccino era stato acclamato da tutta la stampa e la radio americana come una delle più grandi scoperte mediche del secolo, e due giorni dopo che il ministro della Salute inglese aveva annunciato che avrebbe continuato con la produzione del vaccino, giunsero le prime notizie di un disastro. I bambini inoculati con una marca di vaccino avevano sviluppato la poliomielite. Nei giorni successivi furono segnalati sempre più casi, alcuni dei quali dopo l'inoculazione con altre marche di vaccino... Poi arrivò un'altra complicazione del tutto inaspettata. Il medico di Denver, il dottor Gloria annunciò lo sviluppo di quella che lui chiamava poliomielite "satellite", ovvero casi della malattia nei genitori o altri contatti stretti di bambini che erano stati inoculati e dopo alcuni giorni di malattia in ospedale, erano tornati a casa e avevano trasmesso la malattia ad altri, pur non soffrendone loro stessi". (Lo storico della medicina Beddow Bayly)

Nel giro di sole due settimane, il numero di poliomielite tra i bambini vaccinati era salito a quasi 200. Negli Stati Uniti, solo i bambini vaccinati erano stati colpiti dalla poliomielite. E solo, in effetti, in aree in cui non erano stati segnalati casi di poliomielite per tre quarti dell'anno. Allo stesso tempo, in nove casi su dieci, la paralisi si è manifestata nel braccio inoculato.

Questo ha scatenato il panico alla Casa Bianca. L'8 maggio, il governo americano ha completamente interrotto la produzione del vaccino. Poco tempo dopo, sono stati segnalati altri 2000 casi di poliomielite a Boston, dove migliaia di persone erano state vaccinate. Nella "vaccinazione" di New York, il numero di casi è raddoppiato, nel Rhode Island e nel Wisconsin, è aumentato del 500%. E anche qui, la zoppia si è manifestata nel braccio inoculato in molti bambini. Nelle Filippine, solo pochi anni prima della catastrofe statunitense, la prima epidemia di poliomielite ai tropici si verificò spontaneamente, in realtà, con l'introduzione dell'insetticida DDT. Verso la fine della seconda guerra mondiale, le truppe statunitensi nelle Filippine avevano spruzzato quotidianamente grandi quantità di DDT per spazzare via le mosche. Solo due anni dopo, il noto Journal of the American Medical Association riferì che la zoppia tra i soldati di stanza nelle Filippine non poteva essere diversa dalla poliomielite, ed era progredita fino a diventare la seconda causa di morte più comune. Si diceva che solo le esercitazioni di combattimento avessero causato più vittime. Nel frattempo, la popolazione nelle aree limitrofe, dove il veleno non era stato spruzzato, non aveva avuto problemi di paralisi. Questa è un'ulteriore prova che l'avvelenamento da DDT può causare gli stessi sintomi clinici della poliomielite, che si sostiene essere condizionata da un virus che non esiste.

Detto ciò, compreso che il virus della Poliomelite è un'altra truffa ai danni dell'umanità, quando anche qui da noi vi diranno di peraccinarvi contro un'altro virus che non esiste, vi raccomando accorrete numerosi all'eutanasia. 📺🐑🐑🐑💉💉💉☠️☠️☠️

L'ORIGINE ETIOPICA DEL CAFFÈ

 

Sapevi che il caffè è originario dell'Etiopia? 💚💛❤

 Il caffè coltivato in tutto il mondo fa risalire la sua eredità indietro di secoli alle antiche foreste di caffè sull'altopiano etiope. Lì, secondo la tradizione, il pastore di capre Kaldi scoprì per primo il potenziale di questi amati fagioli.

 La storia racconta che Kaldi scoprì il caffè dopo aver notato che dopo aver mangiato le bacche di un certo albero, le sue capre diventavano così energiche che non volevano dormire la notte.🌳🐐

 Kaldi riferì le sue scoperte all'igumeno del monastero Ortodosso locale, il quale preparò una bevanda con le bacche e scoprì che lo manteneva vigile durante le lunghe ore di preghiera serale. L'abate condivise la sua scoperta con gli altri monaci del monastero e la conoscenza delle bacche energizzanti cominciò a diffondersi.

 Quando la voce si spostò verso est e il caffè raggiunse la penisola arabica, iniziò un viaggio che avrebbe portato questi chicchi in tutto il mondo. ☕

mercoledì 28 agosto 2024

DORMIZIONE DELLA MADRE DI DIO

 

Con quali parole spiegherò il tuo mistero? La mia mente è in difficoltà: è un mistero insolito e sublime, che trascende tutte le nostre idee. Non trovo nient'altro di simile, cui possa paragonarsi, onde offrirne subito un saggio dalle cose che capitano, ma solo dalle cose che sono sopra di noi. Fu precisamente nel tuo ineffabile parto che mutasti l'ordine della natura: quando mai, infatti, si è udito che una vergine abbia concepito senza seme? Colei che diviene madre partorendo rimane vergine incorrotta, perché Dio era quello che veniva generato. Così nella tua dormizione vitale, differenziandoti da tutti gli altri, tu sola a buon diritto rivesti la gloria della persona completa di anima e di corpo.

Secondo la tradizione della Chiesa Ortodossa etiope Tewahedo, l'età della nostra Signora nel giorno della sua dormizione era di 64 anni. Aveva 15 anni quando diede alla luce nostro Signore. Fu con nostro Signore Gesù Cristo per 33 anni e 3 mesi al tempo della durata di Nostro Signore sulla terra. Dopo la sua ascensione, visse con san Giovanni per 15 anni a Efeso. Quindi 15+33 con 3 mesi aggiuntivi +15=64

Gli Apostoli, alzatisi, portarono via la bara di Maria. Il Signore e gli angeli erano seduti sulle nuvole e, camminando, cantavano e benedicevano. La voce della folla numerosa si diffuse per tutta Gerusalemme. Allora i principi dei sacerdoti pieni d’ira dissero: «Venite, usciamo, uccidiamo gli Apostoli e diamo alle fiamme il corpo che ha generato quel sobillatore di folle». E alzatisi uscirono con spade e altre armi per ucciderli, ma subito gli angeli, che si trovavano sulle nubi, li accecarono e ruppero le loro teste contro i muri. Essi non vedevano più dove andavano, ad eccezione di uno solo, il sommo sacerdote, che aveva imboccato la strada del passaggio del corteo. Come giunse accanto agli Apostoli e vide la bara, in preda a grande furore disse: «Ecco la dimora di colui che ha spogliato la nostra gente, di quanta gloria è circondata!». Si precipitò allora con implacabile ira contro la bara e, con l’intenzione di rovesciarla, l’afferrò, la tirò con forza, cercando ad ogni costo di gettarla a terra, ma subito le sue mani gli si attaccarono ad essa, gli furono troncate a partire dai gomiti recise dalla spada di un angelo.

Buona festa della Dormizione della Madre di Dio a tutti i fratelli e le sorelle.

martedì 27 agosto 2024

QUANDO KOLOKOTRONIS SUPPLICÒ LA PANAGHIA

 

Theodoros Kolokotronis (Byth-guri), era un generale albanese Cristiano Ortodosso che fu una figura chiave nella rivoluzione Arvanita del 1821 per l'indipendenza greca. Gli arvaniti sono una popolazione albanese e molti, come Kolokotronis, hanno svolto ruoli significativi nella lotta contro l'Impero ottomano. Mentre è celebrato falsamente come un eroe greco, la sua eredità albanese è un aspetto importante della sua identità.

Nei primi giorni della rivoluzione Arvanita del 1821, Theodoros Kolokotronis aveva marciato trionfalmente tra folle festanti, ma nelle settimane successive poche cose andarono per il verso giusto per lui. Dopo gli eventi di Kalamata, si diresse a nord verso Karytaina. Karytaina era un villaggio isolato su uno sperone roccioso nella Morea centrale (odierno Peloponneso), con un vecchio castello Ortodosso sopra di esso. I turchi furono assediati nel castello da circa mille e mezzo Arvaniti-Arbëresh armati. Quando 2000 soldati nemici con 700 cavalieri raggiunsero Karytaina da Tripolitsa, gli abitanti del villaggio fuggirono, come Kolokotronis osservò da lontano con il suo telescopio. Gli abitanti del villaggio non avevano idea di come usare un fucile. Avevano bisogno della prima vittoria, per acquisire sicurezza in se stessi. Kolokotronis dovette quindi nascondersi in un albero per permettere ai turchi di passare senza accorgersene. Fu lasciato solo e quando i suoi soldati gli chiesero di andarsene per combattere un'altra battaglia, disse: "Non vengo. Mi siedo su queste montagne dove gli uccelli mi conoscono meglio dei miei vicini". Papaflessas ordinò a un giovane soldato di restare con Kolokotronis: "Resta con lui, così i lupi non lo divorano". Kolokotronis rimase solo. E come dice nelle sue memorie:

"Sono rimasto solo, io e il mio cavallo a Chrysovitsi. Sono rimasto finché non se ne sono andati con i loro stendardi, poi sono sceso dalla collina finché non sono arrivato a una chiesa sulla strada, la Panaghia a Chrysovitsi, e sono rimasto seduto finché non ho pianto per la patria: 'Mia Panaghia aiuta di nuovo gli Arvaniti in questo momento a essere incoraggiati!' "

Fu quindi alla Panaghia che Kolokotronis si rivolse nel suo momento più buio.

Il 2 aprile 1821 Kolokotronis, il generale Arvanita-Arbëresh pregò nella chiesa della Panaghia a Chrysovitsi, consacrata nel 1819, e lì ogni anno si commemora questo evento.


Dopo la formazione del moderno stato greco con l'insediamento di re Ottone che voleva uno stato ellenista, questi iniziò una grande persecuzione contro gli Arvaniti-Arbëresh e la lingua Albanese imponendo loro la nuova identità greca. Il generale Arvanita Kolokotronis, perché contrario alla politica di re Ottone e simpatizzante di Giovanni Capodistria, primo ministro Albanese del moderno stato greco provvisorio, entrò in conflitto con la politica anti Arvanita del nuovo re tedesco di Grecia e in seguito si ritirò a vita privata, morendo il 15 febbraio 1843, pochi mesi prima della concessione della Costituzione da parte del re tedesco.

sabato 17 agosto 2024

I SERPENTI DELLA PANAGHIA 🐍☦

 

Da un articolo dell'amico Yosìf ambientato sull'isola di Cefalonia che prima di essere inglobata nel moderno stato greco era un'isola Arvanita-Arbëresh abitata dalla tribù Albanese dei Mardiaiti o Miriditi Ortodossi. Ci troviamo precisamente a Markopoulos, il cui nome fu ellenizzato in conformità con la politica filo-bizantina di Acciaioli. Il clan, o 'fara', era l'unità di base dell'organizzazione sociale Arvanita-Arbëresh. È da questa fara Arvanita-Arbëresh che deriva il nome della città Markopoulo. E come diciamo noi: Gjaku s'bëhet uj, il sangue non diventa acqua. E come diciamo noi Arbëresh: Gjaku s'bëhet uj, il sangue non diventa acqua.

I serpenti della Panagia sono apparsi sull'isola greca per la festa della Dormizione

Cefalonia, Grecia, 15 agosto 2024

I “Serpenti della Panagia” hanno fatto nuovamente la loro apparizione annuale nei villaggi dell’isola greca di Cefalonia.

    Ogni anno, in prossimità della festa della Trasfigurazione del Signore, misteriosi serpenti compaiono nei villaggi di Markopoulo e Agrinia, dove si trovano cappelle dedicate alla Dormizione della Theotokos, e rimangono lì fino alla festa della Dormizione del 15 agosto.

    Centinaia e migliaia di fedeli pellegrini accorrono ogni anno nei villaggi per ammirare i serpenti della Panagia che sembrano apparire dal nulla e scomparire di nuovo dopo la festa. I serpenti bianchi e neri hanno il segno della croce sulle loro teste vellutate e le loro lingue sono a forma di croce.

    I fedeli locali testimoniano che i serpenti sono a sangue caldo , cosa sconosciuta in qualsiasi altro luogo o in qualsiasi altro momento del mondo. I serpenti strisciano in tutte le chiese e in particolare attorno alle icone della Theotokos.

    Molti hanno testimoniato che toccando i serpenti venivano guariti da malattie incurabili.

    Secondo il Mystagogy Resource Center , riferendosi ai media greci, due serpenti apparvero ad Agrinia il 6 agosto, giorno della festa della Trasfigurazione, e tre apparvero a Markopoulo l'8 agosto.

    La Chiesa della Dormizione a Markopoluo è costruita sulle rovine di un antico monastero. All'inizio del XVIII secolo, le suore dell'ex convento furono attaccate dai pirati. Pregavano fervidamente la Theotokos per protezione e i pirati erano terrorizzati dalla vista dei serpenti che si lanciavano verso di loro quando entravano nel convento e fuggivano.    

    Da allora, i serpenti sono apparsi ogni anno, tranne due anni: il 1940, anno in cui la Grecia entrò nella seconda guerra mondiale, e il 1953, anno di un devastante terremoto a Cefalonia.

giovedì 15 agosto 2024

SUGLI ALTIPIANI DELL'ALBANIA

 

"Sugli altipiani dell'Albania vivono soprattutto nomadi e popoli pastori, tra i quali si ritrovano usi e costumi omerici. In Albania molte scene dell'Iliade e dell'Odissea, ma anche dell'Eneide, si svolgono leggermente in diversi modi" (Dal giornale greco "Decevalos" 1874, n. 2 e 7)

"Gli Abiti, la Storia, gli Eroi, la Mitologia e la Cultura ellenica sono tutti presi dagli Albanesi." (Ricercatore greco Ilia Petropulos)

Nella foto a sinistra un fabbro con Plis/Qelesh a Scutari, Albania nel 1921. Nella foto a desrta il dio illiro-pelasgico Efesto o Vulcano per i latini, il fabbro divino di mirabili opere, dio del fuoco e dell'arte metallurgica, con Plis/Qelesh. Il nome del dio Efesto deriva dal termine primitivo pelasgo-albanese "I Dhesti" che denota "fiamma accesa".