domenica 15 gennaio 2023

NERONE FALSE FLAG


 Il grande incendio di Roma scoppiò nell'antica città di Roma nel 64, al tempo dell'imperatore romano Nerone. L'incendio scoppiò la notte del 18 luglio del 64, nella zona del Circo Massimo e infuriò per nove giorni complessivamente, propagandosi in quasi tutta la città. I morti furono migliaia e circa duecentomila i senzatetto. Numerosi edifici pubblici e monumenti andarono distrutti, insieme a circa 4.000 insulae e 132 domus. Al momento dell'incendio, Roma era una delle maggiori metropoli del mondo antico. L'incendio di Roma oggi verrebbe forse chiamato "FALSE FLAG". Anche allora dei "feroci complottisti" OSARONO pensare che qualcuno poteva avere ordito qualcosa di oscuro. Poteva forse LA BESTIA DELL'IMPERO avere ordito qualcosa di tanto crudele e subdolo? Poteva FORSE Nerone avere costruito un piano così perverso? Le "voci" furono subito ZITTITE e vennero PERSEGUITATI E MASSACRATI i cristiani. Questa pericolosissima "setta" era ritenuta colpevole non tanto dell'incendio quanto di "odio del genere umano" ("igitur primum correpti qui fatebantur, deinde indicio eorum multitudo ingens haud proinde in crimine incendii quam odio humani generis convicti sunt"). Tacito riporta qualche "fatto di cronaca" dell'epoca: "Alla pena vi aggiunse lo scherno: alcuni ricoperti con pelli di belve furono lasciati SBRANARE DAI CANI, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco in modo da servire d'illuminazione notturna, una volta che era terminato il giorno. Nerone aveva offerto i suoi giardini per lo spettacolo e dava giochi nel Circo, ove egli con la divisa di auriga si mescolava alla plebe oppure partecipava alle corse con il suo carro. . . .

[I cristiani] erano annientati non per un bene pubblico, ma per soddisfare la crudeltà di un individuo. "Erano infatti terribili questi cristiani... da Plinio possiamo leggere alcune loro TERRIFICANTI ABITUDINI: "Essi avevano l'abitudine di incontrarsi in un certo giorno prestabilito prima che facesse giorno, e quindi cantavano in versi alternati a Cristo, COME A UN DIO, e pronunciavano il voto solenne di non compiere alcun delitto, né frode, furto o adulterio, né di mancare alla parola data, né di rifiutare la restituzione di un deposito; dopo ciò, era loro uso sciogliere l'assemblea e riunirsi poi nuovamente per partecipare al pasto, un cibo di tipo ordinario e innocuo" (Plinio, Epistole, trad. di W. Melmoth, revis. di W.M.L. Hutchinson, vol. II, X,96). La PERSECUZIONE non ottenne però l'effetto sperato, al contrario. Noi vi RICORDIAMO. Calunniati, sbranati, messi a fuoco, torturati, spellati, uccisi. VI RICORDIAMO e ricordiamo quell'Uomo che avete portato nella vostra TESTIMONIANZA coraggiosa. Siamo fragili, indegni e peccatori certamente... ma RICORDIAMO e vi ringraziamo per quello che avete portato a NOI. Vi RICORDIAMO e raccontiamo quello che VOI raccontavate sul Vostro Maestro e Salvatore, il Nostro Maestro e Salvatore. Egli è VIVO. E' RISORTO. Nel "Testimonium Flavianum", (libro 18, capitolo 3, paragrafo 3)possiamo leggere: "Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se è lecito chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, NON CESSARONO coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno NUOVAMENTE VIVO, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d'altre meraviglie riguardo a lui. Ancor oggi non è venuta meno la tribù di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani" - (Giuseppe Flavio, Antichità XVIII, 63-64) - 

Quella "tribù" continua a TESTIMONIARE che Iyasus (Gesù) é il Cristo, il Figlio di Dio. "Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno".

sabato 14 gennaio 2023

SAN GERASIMO E IL LEONE

 

Gerasimo è stato un anacoreta, venerato come santo dalla Chiesa Ortodossa. Nato in Licia, nell'Asia Minore, visse ai tempi dell'imperatore Zenone e fondò una comunità monastica nei pressi del fiume Giordano.

San Gerasimo del Giordano fu un grande asceta e padre del deserto, un angelo nella carne.

Un giorno San Gerasimo incontrò lungo le rive del Giordano un leone feroce che ruggiva con grande dolore a causa di una spina che gli si era conficcata nella zampa. La bestia gli mostrò la zampa ferita. Allora, San Gerasimo ricolmo della stessa compassione che Dio ha per tutte le creature, gli tolse la spina, disinfettò la ferita e congedò la bestia che piena di gratitudine non se ne volle andare ma iniziò a seguire il santo eremita come se fosse un suo discepolo. Abbandonò addirittura la sua ferocia, diventando vegetariano e per questo San Gerasimo dopo avergli dato il nome di "Giordano", gli affidò l'incarico di proteggere e guidare gli asinelli del monastero. Diventò così amico di tutti i monaci.

Un giorno alcuni predoni rubarono un asino che il leone custodiva. Gerasimo, pensando che il leone avesse mangiato l'asino, lo incaricò di trasportare l'acqua, il leone accettò docilmente. Qualche tempo dopo i ladri tornarono portando con sé l'asino e tre cammelli, il leone li assalì mettendoli in fuga, poi prese le briglie dell'asino e dei cammelli e li portò dal santo, che si scusò con lui per la punizione ingiusta che gli aveva dato. Il leone visse con i monaci per cinque anni.

Il Leone simboleggia il Cristo nella sua seconda venuta, tornato a custodire il suo umile popolo rappresentato dagli asinelli simbolo di umiltà. I predoni rappresentano i fascisti che invasero il Regno del Signore e uccisero i santi del suo popolo costringendo il Cristo al giogo dell'esilio sulle sue spalle. In accordo con le Scritture il Cristo dopo cinque anni riconquista il suo Regno sconfiggendo l'aggressore fascista. Il Leone ritorna umile su un asino. I tre cammelli confermano che è opera di Dio. Il cammello simboleggia lo Spirito Santo e il Regno del Signore, e che siano tre vuol dire che è opera della Trinità che come il Leone conduce l'asino, Egli torna umilmente sul Trono del suo Regno.

Quando San Gerasimo morì, il leone Giordano non era presente. Al suo ritorno i monaci lo misero al corrente della morte del Santo eremita. Il leone in preda alla disperazione si rifiutò di mangiare e di essere consolato, infine i monaci lo condussero al luogo dove era sepolto il Santo, e lì il leone si fermò sulla sua tomba battendo il muso a terra, senza mangiare né bere fino a morire.

Tutto questo accadde perché Dio ha voluto glorificare Colui che lo a glorificato, mostrando che le bestie selvagge mangiavano erba ed erano sottomesse ad Adamo prima che egli trasgredisse il comandamento di Dio e fosse cacciato dal Paradiso. E i Santi con la loro ascesi e conversione, insegna la Chiesa Ortodossa, hanno riacquistato lo stato di Adamo, prima della cacciata del Paradiso.

🌿 Gli umani e gli altri animali differiscono in modo significativo. Ma riguardo al fatto che abbiano un'anima, la Bibbia è chiaramente affermativa - "A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde"(Gen. 1:30). Inoltre, vengono usate esattamente le stesse parole su Adamo e gli animali. In ebraico è la parola nephesh in combinazione con hayyah, che è esattamente la stessa formulazione della descrizione dell'anima nella creazione di Adamo in Genesi 2:7 "allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.": נֶ֣פֶשׁ חַיָּ֔ה. In altre parole, sebbene qui nephesh sia tradotto solo come "vita", l'ebraico parla dell'anima. Gli animali hanno quindi un nephesh hayyah proprio come Adamo.

venerdì 6 gennaio 2023

TREGUA DI NATALE RIFIUTATA


Il Patriaca Kirill della Chiesa Ortodossa Russa e il Presidente Russo Putin hanno chiesto l'istituzione di una tregua natalizia dalle 12:00 del 6 gennaio fino alla fine della giornata del 7 gennaio per il Natale Ortodosso e far cessare i bombardamenti Ucraini.

Ieri la tregua è stata rifiutata dalle autorità naziste ucraine.

▪️Ma perché Kiev rifiuta? 

Le ragioni principali sono due. La prima è di carattere ideologico/religioso. Kiev sta conducendo una crociata contro la Chiesa Ortodossa canonica, tesa alla messa al bando dell'istituzione. Dopo un mese di blitz dell'SBU in chiese e monasteri, il capo della chiesa uniato-scismatica, ha annunciato un accordo con la chiesa cattolica per celebrare il Natale ortodosso il 25 dicembre, secondo il calendario gregoriano. Il rifiuto della tregua equivale dunque al rifiuto del riconoscimento della festività celebrata con il calendario giuliano secondo la tradizione Ortodossa. 

Il secondo motivo è propagandistico e serve a rafforzare la postura delle autorità ucraine nei confronti di Mosca, facendo passare il messaggio che l'Ucraina è vittima di un'aggressione e non lancia nessuna bomba. Questo è sbagliato per due motivi: il primo è che semplicemente si tratta di una falsità, visto che Kiev bombarda da nove anni il Donbass. Bombardando solo civili. In secondo luogo la tregua non vale solo per i raid aerei ma soprattutto per i combattimenti lungo la linea di contatto (difatti servirebbe anche per consentire ai soldati di celebrare il Natale).

Il rifiuto della tregua dunque mostra il vero volto della nazista Kiev non solo al mondo, ma soprattutto tra le truppe impegnate al fronte.

Per questa ragione le varie ramificazioni propagandistiche si affrettano a dare man forte al governo ucraino, per evitare malumori tra la popolazione e i soldati. Devono quindi scrivere che la tregua unilaterale è un inganno della Russia ed inventare una supercazzola prematurata per sostanziare questa affermazione.

La tregua costringerebbe a scendere a patti con Mosca e a riconoscere la festività della Chiesa Ortodossa ucraina. Pertanto la nazi-Ucraina non l'accetta, a costo di rovinare la propria reputazione che ormai non è più credibile. Dunque non resta che fare la colpa di questo alla Russia. 

Come Volevasi Dimostrare.

giovedì 5 gennaio 2023

MEMORIA DEI SANTI DIECI MARTIRI DI CRETA


Nell’aprile del 250, l’imperatore Messio Quinto Decio ordinò attraverso un editto imperiale a tutti i cittadini, di compiere atti di culto idolatrico alla presenza di commissioni governative, in cambio, al suddito veniva consegnato un libellum da lui stesso sottoscritto: un certificato di buona condotta religiosa, che gli permetteva di circolare liberamente per l'impero. Era il primo "Green Pass" della storia contro i Cristiani.

A Gortina, sull'isola di Creta, dieci uomini: Teodulo, Saturnino, Euporo, Gelasio, Euniciano, Zotico, Ponzio, Agatopo, Basilide ed Evaristo, riconosciuti come Cristiani, in seguito all'editto promulgato da Decio, vennero rinchiusi in carcere. In prigione, essi vennero picchiati crudelmente e presi a sassate e, trascinati di fronte al governatore del posto, vennero costretti a compiere un sacrificio all'interno del tempio della dea Fortuna, dato che in quel giorno ricorreva la sua festività.

Al loro ennesimo rifiuto, i dieci vennero sottoposti a nuovi tormenti finché la folla, mossa a compassione dalle loro ferite e torture, li invitò ad obbedire al governatore. Anziché temere, i santi diedero una prova tangibile della loro fermezza, rispondendo: "Piuttosto moriremmo mille volte."

Il governatore non vide quindi altra soluzione se non nella pena capitale: sicché il gruppo venne condotto verso luogo del martirio, mentre pregava Dio di avere pietà del genere umano e di concedere l'abbandono dell'idolatria da parte dei loro concittadini. Al termine delle loro preghiere, vennero tutti decapitati.

I dieci Martiri, per aver lottato a Creta con vigore, hanno ricevuto dal Cielo le Corone della Vittoria.

Celebriamo i vittoriosi, la Santa decade della Trinità: germogli di Creta, sostegni della Chiesa Ortodossa, immarcescibili ornamenti dei fedeli, preziosi fiori profumati del Paradiso, amabilissime vittime accette a Cristo, offerte votive del Tempio Celeste.

LEGGI ANCHE: Il Pass Contro i Cristiani del 250 dc

mercoledì 4 gennaio 2023

GLI ELLENISTI CHE HANNO STUDIATO IN AFRICA

 

Tra gli ellenisti era consuetudine per chi volesse studiare qualsiasi tipo di scienza recarsi in Africa, culla della civiltà.

I famosi ellenisti di cui a scuola studiamo la loro storia e gli scritti, hanno tutti condotto i lori studi in Africa.

Platone è stato uno studente al Tempio di Waset in Egitto per 11 anni,  Aristotele lo è stato per 11-13 anni. Socrate ha trascorso almeno 15 anni nello stesso tempio; allo stesso modo, Euclide studiò per 10-11 anni nello stesso tempio. Pitagora vi trascorse 22 anni.

Gli antichi studiosi in Egitto iniziarono a tenere registri fin dal 4000 al 3000 aC, lo stesso con il popolo dell'attuale Africa sub-sahariana. Diversi europei hanno anche studiato nel tempio di Timbuktu, dove sono state condotte la maggior parte delle ricerche.

Ippocrate ha studiato a Waset per 20 anni, più una miriade di altri greci poco conosciuti che si sono immatricolati a Waset, tra cui Diodoro, Solone, Talete, Archimede ed Euripide studiando con eminenti studiosi dell'Etiopia, della Nubia e di diverse tribù subsahariane.

Lo studioso di greco, San Clemente di Alessandria, una volta disse che se si dovessero elencare i nomi di tutti gli elleni che hanno studiato sotto tutor egiziani, un libro di 1.000 pagine non sarebbe sufficiente.

La maggior parte degli studiosi di cui sopra ha anche svolto diverse ricerche nel tempio di Timbuktu nell'antico Mali. Il paradosso è che ci volevano almeno 40 anni per laurearsi a Waset, il che significa che nessuno degli studiosi greci sopra menzionati si è nemmeno laureato.

Nel 332 aC, Alessandro Magno invase l'Egitto sotto il potere militare. Il filosofo Aristotele e le sue coorti  rubarono molti archivi dell'Egitto e bruciarono ciò che non potevano decifrare. Timbuktu fu attaccata dall'impero marocchino a metà del XVII secolo d.C.

È un fatto che TUTTI questi filosofi hanno studiato ai piedi dei Sommi Sacerdoti nei templi dell'antico Egitto, tornati nelle loro terre hanno affermato di essere i creatori...

La storia che ci insegnano a scuola ha intenzionalmente tagliato fuori tutti questi importanti particolari.

Nel celebre affresco di Raffaello Sanzio "La Scuola di Atene" che si trova in una delle quattro "Stanze Vaticane" poste all'interno dei Palazzi Apostolici, si muovono 58 figure, i filosofi e i matematici più celebri dell'antichità, intenti a dialogare tra loro, all'interno di un immaginario edificio classico, rappresentato in perfetta prospettiva.

Alcune figure sono facilmente riconoscibili. Al centro della scena c’è Platone, con le sembianze di Leonardo, che punta il dito verso il cielo alludendo al Bene e al mondo delle idee, mentre con una mano regge il Timeo. Accanto a lui l'artista pone Aristotele - il cui volto sembra ricordare quello del Maestro di prospettive Bastiano da Sangallo - che, volgendo il palmo della mano verso terra indica, al contrario, il principio razionalista della sua filosofia.

Ed è in un piccolo particolare mai considerato di questa figura che l'artista inserisce, nascosto in bella vista, il segreto da dove i filosofi greci hanno attinto a tutto il loro sapere.

È lì sulla mano di Aristotele il libro più importante; un libro che porta a un luogo remoto: il luogo delle origini dell'umanità, il luogo delle origini della scienza della filosofia e della religione, il luogo da cui gli stessi Antichi Egizi e tutta l'umanità provengono... questo luogo è l'ETIOPIA.

I PERSONAGGI PROTAGONISTI DELLA SCUOLA DI ATENE

1 • Zenone di Cizio
2 • Epicuro o Rito orfico | Fedra Inghirami
3 • Federico II Gonzaga
4 • Severino Boezio o Anassimandro o Aristosseno o Empedocle o Senocrate
5 • Averroè
6 • Pitagora
6 • Telaugue
8 • Antistene o Senofonte
9 • Kalokagathia greca (cosiddetta Ipazia) | Il Sodoma
10 • Eschine o Senofonte o Alcibiade
11 • Parmenide o Senocrate o Aristosseno
12 • Socrate
13 • Eraclito
14 • Platone
15 • Aristotele
16 • Diogene di Sinope
17 • Plotino
18 • Euclide o Archimede | Bramante
19 • Zoroastro | Baldassarre Castiglione
20 • Claudio Tolomeo
21 • Apelle | Raffaello
21 • Protogene | Il Sodoma o Perugino o Timoteo Viti
7 • Alcibiade

martedì 3 gennaio 2023

PI GRECO π


 Pi greco è una costante matematica indicata con la lettera greca π/pi, scelta in quanto iniziale di περιφέρεια, circonferenza in greco e viene definito come il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio ovvero 3,1415926535... E questo è solo l'inizio; potrebbe proseguire all'infinito, ma senza mai una sola ripetizione e questo significa che all'interno di questa serie di decimali è contenuto ogni altro singolo numero: la vostra data di nascita, la password del vostro cellulare, il numero di previdenza sociale... sono tutti qui da qualche parte.

E se convertiste questa serie di numeri in lettere otterreste ogni parola che sia stata concepita in ogni possibile combinazione: le prime sillabe che avete pronunciato da bambino, il nome della persona per cui avete una cotta, la storia della vostra vita dall'inizio alla fine, tutto quello che diciamo, pensiamo o facciamo. Tutte le infinite possibilità del mondo si trovano all'interno di questo semplice cerchio. Se uno solo di questi numeri venisse tolto, il cerchio scomparirebbe.

Che ci farete con questa informazione o a cosa vi servirà spetta solo a voi deciderlo.

PERSECUZIONI RELIGIOSE IN UCRAINA

 

❌☦️🇺🇦 Persecuzioni religiose in Ucraina, fedeli ortodossi non ammessi alla Pecerska Lavra di Kiev nelle feste religiose del Natale Ortodosso

Come già avevo anticipato:

Da oggi, 1 gennaio, alla Chiesa Ortodossa ucraina è chiuso l'accesso a due chiese dell'Alta Lavra: la Cattedrale dell'Assunzione (la chiesa principale della Kiev-Pechersk Lavra) e la Chiesa del Refettorio .

Inoltre, oggi nessuno è ammesso lì. All'ingresso del territorio della Riserva Nazionale "Kyiv-Pechersk Lavra" c'è un cartello che dice che la riserva è chiusa fino al 01/02/2023.



🚫☦️🇺🇦 Persecuzioni religiose in Ucraina, attentato contro sacerdote a Vinnitsa, vittima in terapia intensiva.

La mattina del 2 gennaio, l'arciprete Antony Kovtonyuk è stato aggredito nella Chiesa della Protezione della Madre di Dio a Vinnitsa: uno sconosciuto è entrato in chiesa, iniziando a buttare tutto all'aria. L'abate l'ha rimproverato e l'uomo senza dir niente gli ha tagliato la gola con un coltello.

Da oltre un mese il governo di Kiev non fa che fomentate alla violenza contro la Chiesa Ortodossa canonica, mettendo a punto una vera e propria persecuzione religiosa che potrebbe portare alla messa al bando della UOC. Le autorità naziste impedendiscono la celebrazione delle liturgie natalizie. Queste azioni potrebbero divampare in un conflitto inter-religioso. 

DEREK 🔯🔥

domenica 25 dicembre 2022

DOMENICA DEI PROGENITORI


Celebrando oggi la memoria dei progenitori, inneggiamo al Cristo Redentore, al Signore che li ha resi grandi fra tutte le genti e ha fedelmente compiuto straordinari prodigi, perché è Forte e Potente (Haile); da essi ha reso per noi scettro di potenza, la sola ignara d'uomo e Madre-di-Dio, la pura Maryam, dalla quale è venuto il fiore, Cristo, che ha fatto germogliare per tutti la vita, il diletto che non vien meno e l'eterna salvezza.

Celebriamo quindi l'assemblea dei progenitori: Adamo, il primo padre, Enoch, Noè, Melchisedek, Abramo, Isacco e Giacobbe; dopo l'avvento della Legge: Mosè e Aronne, Giosuè, Samuele e Davide; insieme a loro, Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele e i dodici profeti, e con loro Elia, Eliseo e tutti gli altri; Zaccaria e il Battista, e quelli che hanno annunciato il Cristo, vita e resurrezione della nostra stirpe.

Si vantano nella gloria i Santi, perché dal loro seme procede un frutto insigne: colei che senza seme ti ha partorito.

DEREK 🔯🔥
https://t.me/DerekRasTafarI

venerdì 23 dicembre 2022

IL PATRIARCA ORTODOSSO DI GERUSALEMME AFFERMA CHE I CRISTIANI PALESTINESI SONO PRESI DI MIRA DAI GRUPPI ISRAELIANI


(17 dicembre 2022)

Il Patriarca Greco-Ortodosso di Gerusalemme, Theophilos III, ha avvertito che i cristiani in Terra Santa sono diventati bersaglio di ripetuti e continui attacchi da parte di gruppi radicali israeliani, soprattutto nella città santa di Gerusalemme.

Il Patriarca ha rilasciato la dichiarazione durante la cerimonia annuale di accensione dell'albero di Natale tenutasi venerdì sera presso l'Imperial Hotel della Porta di Giaffa nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Parlando dal balcone dell'Imperial Hotel, una proprietà della Chiesa greco-ortodossa presa di mira dai coloni ebrei, il patriarca Theophilos ha affermato che "i cristiani sono diventati l'obiettivo di ripetuti e continui attacchi da parte di gruppi radicali israeliani, specialmente nella Città Santa".

“Nell'ultimo decennio sono stati commessi innumerevoli crimini contro i cristiani, tra cui aggressioni fisiche e verbali contro sacerdoti e clero, attacchi mirati contro chiese, luoghi sacri vandalizzati e sistematicamente profanati, oltre a continue intimidazioni nei confronti dei cittadini cristiani, che tutto ciò che vogliono è vivere una vita normale come diritto dato da Dio a tutti gli esseri umani”, ha proseguito il Patriarca, aggiungendo:

“Questi gruppi radicali stanno commettendo i loro crimini nel tentativo deliberato di espellere i cristiani da Gerusalemme e da altre parti della Terra Santa”.

VEDI ANCHE ⬇️
I Cristiani di tutto il mondo devono respingere l'occupazione israeliana della Palestina:

LEGGI ANCHE ⬇️
BREVE STORIA DEL FALSO STATO DI ISRAELE (Il ritorno di Cristo; legami tra il Movimento Sionista e il Nazi-Fascismo):
https://giuseppecapparelli85.blogspot.com/2022/05/breve-storia-del-falso-stato-di-israele.html

giovedì 22 dicembre 2022

IL MORO INCONTRA MORO


Il 22 dicembre 1973, il Re dei Re Haile Selassie visita l'Italia.

Nella foto il Re dei Re, Leone Conquistatore della Tribù di Giuda incontra il suo discepolo Aldo MORO, rapito e ucciso perché lo stato italiano non ha trattato, perché non ha pagato il riscatto del suo rapimento, lasciato morire perché scomodo.
#PerNonDimenticare

Moro Rappresenta colui che argina il male. Moro in politica è stato probabilmente l'uomo chiave, è stato la politica italiana vera e propria.

La caduta di Moro è stata voluta, una caduta progettata per il futuro dell'Italia e dell'Europa così come oggi sono.

Se noi volessimo andare oggi a cercare i motivi veri per quello che succede in Italia oggi dove per due anni (e non è ancora finito) per entrare a lavorare dovevi essere certificato che sei in vita, se tutto questo accade, è perché 43 anni fa questo Argine nel versante politico è caduto, è crollato.

Tutti quelli che sono venuti dopo Moro sono venuti con il mandato in tasca di liquidare l'Italia. Se non ci accorgiamo di questo segno che è accaduto 44 anni fa, difficilmente riusciremo a leggere i fatti di oggi e a metterli nella casella giusta, cioè nella casella di un'Italia che a un certo punto ha decisamente cambiato verso. Oggi siamo probabilmente all'epilogo di un finale in cui dovremmo prendere delle decisioni importanti per salvarci letteralmente la pelle.

DEREK 🔯🔥
https://t.me/DerekRasTafarI