₪₪卐₪₪ ILIRIA E MADHE ₪₪卍₪₪
Concessione del Museo Archeologico Provinciale p. Ribezzo:
Brindisi, Tavoletta bronzea proveniente da Ceglie, Monte Vicoli, rinvenuta nel 1877, ora al Museo Archeologico Provinciale P. Ribezzo, Brindisi. Inv. 674. secolo. III. aC (MLM 19 Cae).
Si tratta di una tavoletta bronzea con scrittura messapica in alfabeto fenicio. È mancante a sinistra e a destra il che rende difficile trovare il significato completo della scrittura così come di altre parole sui bordi della tavoletta. Comunque, essendo i Massapi un popolo di origine illirica, la scrittura presenta sequenze di lettere che solo nella lingua albanese permettono la ricostruzione del significato di quel poco che rimane tradotte dal linguista Iliaz Fatmir.
KEBININAININ
BENNANSER
SETIBENNA
DITANRE
HHONOM
KE BIN AI NIN (Qe ka bën Ai nin(njeriun)) "AI që krijoi njeriun" = Colui che ha creato l'uomo
BENA NSER (NA BE NESER-Na jip nesër) = concedici domani
SET I BEN NA(ZË TI BËN NA-na jep neve) = donaci a noi
DITAN RE (DITEN E RE) = il nuovo giorno
HHO NOM (ohh nëm-oh nëma) = concedici
Il testo ricostruito rivela una preghiera o invocazione rivolta a una divinità, forse il Dio supremo creatore, AT IN, "NOSTRO PADRE". La traduzione suggerisce una richiesta al creatore dell'uomo, per protezione e illuminazione, con frasi come "COLUI che ha creato l'uomo", "concedicelo domani", "concedicelo nel nuovo giorno - nuova luce" e "concedici".
Ulteriori indagini e analisi di questo manufatto possono fornire preziosi spunti sulla lingua, nonché sulle credenze, i valori e le pratiche dell’antica società messapica, nonché sull’evoluzione delle lingue e delle culture nella regione.
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