Gaudioso di Napoli, o Gaudioso di Abitine e ancora Gaudioso l'Africano, al secolo Settimio Celio Gaudioso è un esempio di romano-Otodosso dell'Africa.
Fu un vescovo e santo berbero ("I berberi del Nord Africa sono un altro ramo della razza Cuscita (Etiope)" - cit. Drousilla Houston), vescovo di Abitine, nella regione di Cartagine.
Dopo l'invasione dei Vandali il re Genserico lo prese prigioniero e gli propose di restare vescovo ad Abitine, se avesse aderito all'Arianesimo.
Gaudioso rimase saldo nell'Ortodossia e non volle convertirsi all'arianesimo e così re Genserico lo imbarcò, assieme ad altri vescovi Cristiani Ortodossi berberi, fra cui Quodvultdeus (letteralmente "quello che Dio vuole"), su vecchie navi in disarmo, senza vele né remi, mandandolo alla deriva. Attraversando il Tirreno approdò per Grazia di Dio a Napoli. Si stabilì poco fuori dalla città, sulla collina di Capodimonte, nei pressi dell'attuale Rione Sanità, dove costruì un Monastero Ortodosso. Morì in pace a Napoli.
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