In Russia, queste bamboline sono usate come supporto educativo per spiegare ai più piccoli il ruolo della famiglia in cui i grandi proteggono i più piccoli, la donna cardine della famiglia, il potere delle mamme che racchiudono dentro di loro i semi dei loro figli e nipoti, ma anche la coscienza collettiva che racchiude dentro di sé tante figure diverse che fanno tutte parte della stessa comunità e che, al di là dei buoni e dei cattivi, racchiude nel suo cuore la verità, uno dei cardini nella cultura russa. Se raggruppiamo i suoi diversi significati, come i suoi diversi strati, la Matrioska ci parla della struttura dell’Universo che si ripete ad ogni livello e all’infinito.
L’ultima bambolina, chiamata “seme”, è fatta di un unico pezzo di legno, infrangibile, unica nella sua perfezione e nel suo significato legato alla famiglia, all’ereditarietà, al legame che uniscono persone diverse, al potere della vita che scorre da una generazione all’altra fino a giungere a ciò che è racchiuso nel cuore stesso di queste piccole opere d’arte: i Russi la definiscono “verità al di là delle apparenze”.
Al livello personale, la Matrioska insegna che ognuno di noi è fatto di molti strati: a volte sono maschere, altre volte ricordi o ferite, ma portano sempre a quel cuore che, seppure è il pezzo più piccolo, racchiude in sé tutti i significati stratificati intorno a sé nella loro versione più sublime, portandoci a scoprire, attraverso quel viaggio in cui inizialmente siamo invitati a spogliarci dai ruoli, dalle maschere e dalle credenze imposte, che è nel nostro cuore che si trova la nostra vera identità.
Quella molteplicità che è racchiusa in noi è all’immagine della coscienza collettiva e della famiglia: nessuna figura è uguale alle altre e tutte sono importanti per formare quell’insieme che porta al nocciolo dell’identità, all’anima stessa, che sia individuale, famigliare oppure comunitaria.
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