martedì 17 gennaio 2023

CATTOLICESIMO VIETATO IN ETIOPIA

 

Prova che la chiesa cattolica romana non era autorizzata a predicare il cattolicesimo romano in Etiopia durante il regno di Menelik II:

Trattato di amicizia e commercio firmato ad Ancober, tra il rappresentante del Re d'Italia e Menelik II, Re dello Scioa, il 21 maggio 1983:

  Art. 5. In entrambi gli Stati è pienamente garantita la facoltà per i sudditi dell'altro Paese di praticare la propria religione. Tuttavia, è proibito nello Scioa insegnare qualsiasi religione diversa da quella cristiana (Tewahido Ortodossa Etiopica) praticata dal Re (Menelik II)

Anche Leonard Mosley nella sua biografia di Haile Selassie, su un missionario britannico in Etiopia nel 1897, scrisse:
"Hanno fatto visita al capo della missione cattolica romana, monsignor Thaurin, e hanno assistito a una lezione in cui i monaci stavano istruendo i figli di un nobile etiope. Non lo sapevano, ma uno degli alunni era il figlio di Makonnen, Lij Tafari, e il suo fratellastro maggiore, Yilma. Monsignor Thaurin si lamentava (non il primo o l'ultimo missionario a farlo in Etiopia) che gli era permesso di insegnare ma non di predicare.

DEREK 🔯🔥
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