domenica 28 aprile 2024

LA PRESENZA ALBANESE SUL MONTE ATHOS

 

Il Monte Athos è conosciuto come uno dei più grandi centri spirituali ed intellettuali del Cristianesimo Ortodosso; il Monastero di Hilandar è stato di mio particolare interesse a causa del fattore albanese presente sin dal suo primo consolidamento, ma anche per la presenza albanese fin dai tempi più antichi in tutto il territorio.

Tra la collezione di manoscritti slavi del monastero di Hilandar [microformati] ca.1175-ca, si hanno prove che l'albanese era tra le lingue usate in Hilandar come anche in altri.

 》Prima che si stabilisse la sua comunità monastica, la penisola era sede di tribù "che parlavano due lingue", alcune calcidiche, per la maggior parte pelasgiche proto-albanesi.

L'Athos ha avuto un ruolo importante nella mitologia, poiché era un monte dedicato a Zeus.

Il territorio in cui sorge il Monte Athos in tempi antichi si chiamava Tracia (Trashia) ed era abitata da Giganti.

Da Strabone nel Libro 2° e Tzete in Lycophronis Scholiaste ai versi 12, 34 viene riferito: « che dalla Tracia si mosse grandissimo numero di uomini di prodigiosa statura detti Giganti (Trashët) e si stanziò in Italia su le spiagge del Tirreno, occupò le isole Pitecuse (cioè Ischia e Procida) e si allargò verso la parte meridionale; e Coloni Traci erano pur detti gli Eneti e i Frigi ricoverati lungo il mare adriatico ». Che i Traci, Trashi o Trausi fossero pelasgo-albanesi e usassero l'albanese idioma lo dichiara lo stesso vocabolo Traci, Trausi o Trashi, che appartiene all'idioma albanese e denota: di grossa statura, grossi, quindi giganti.

Secondo la mitologia il nome Athos apparteneva ad un gigante tracio. Durante il conflitto tra gli dei e i Giganti (Trashi), il gigante Athos scagliò un'enorme roccia contro il dio Poseidone, ma la roccia gli scivolò tra le dita e cadde in mare creando un enorme blocco di terra che ora è il Monte Athos.

Dopo il 368 aC la penisola fu sotto il dominio dei Macedoni e del loro re illiro-epirota Filippo II, poi del figlio Alessandro Magno. La leggenda narra che Alessandro rifiutò l'offerta di uno dei suoi architetti, che voleva creare la sua gigantesca figura sulle pendici del monte Athos, dicendo che per questo territorio bastava una infruttuosa dimostrazione dell'arroganza del re di Persia nelle vicinanze, cioè il Canale di Serse, un canale navigabile attraverso la base del Monte Athos (foto: cerchiato in rosso), costruito per ordine del re persiano, utilizzato un tempo e poi dimenticato.

 》Tra i manoscritti originali nel Monastero di Hilandar troviamo testi biblici e liturgici, preghiere e uffici, scritti patristici, storie, documenti monastici, antologie e miscellanee. In slavo ecclesiastico e slavo ecclesiastico russo; e soprattutto diverse opere in albanese, bulgaro, greco, latino, rumeno, russo, serbo e turco.

Nella Carta di Banjska dei monaci residenti al Monte Athos, nel 1313, 444 nomi sono serbi, 117 sono albanesi e valacchi.

 La carta di Milutin Hilandar nel 1290-1300 ha anche circa 100 nomi serbi e 48 nomi albanesi e valacchi. MIK, BIKOR, DODA E SHARBAN.

Stafan il primo coronatore di Zića, nel 1210, rivendica la presenza di 54 albanesi. (Malcolm, Noel. Kosovo: una breve storia - Kosovo medievale 850-1380.)

Assicurandosi rifugio al tempo dell'invasione ottomana, l'albanese Giovanni Kastrioti (padre dell'eroe albanese Skanderbeg) donò due villaggi a Hilandar nel 1426 e nel 1430 e stipulò un accordo (adelphaton) per l'uso a vita della Torre per conto dei suoi quattro figli.

[Vedi l'articolo: https://giuseppecapparelli85.blogspot.com/2024/02/la-torre-degli-albanesi-del-monastero.html]

Uno di essi morì sul Monte Athos nel 1431, e lo stesso Giovanni, ora monaco Gioacchino, morì nel 1437. Tutte le testimonianze testimoniano stretti e longevi legami tra i feudatari albanesi e la laura imperiale serba.[Manoscritti in microforma dell'Hilandar (Università statale dell'Ohio) 1992.]

"Ivan era devotamente Ortodosso, avendo donato una torre nel monastero serbo Hilandar sul Monte Athos in Grecia, che, di conseguenza, divenne nota come torre albanese. Suo figlio Reposh morì a Hilandar come monaco Ortodosso. Dopo la sconfitta di Bayezid I da parte dei Mongoli nel 1402, il dominio ottomano nei Balcani venne messo a dura prova, consentendo a Ivan di ottenere il controllo su un territorio che si estendeva dal Drin Nero al Mare Adriatico."
(Fischer BJ, Schmitt OJ. Una storia concisa dell'Albania. Stampa dell'Università di Cambridge; 2022.)

Alla fine del XV secolo, il pellegrino russo Isaia racconta che "i monaci si mantengono con lavori di vario genere tra cui la coltivazione delle loro vigne" ... Ci dice anche che "quasi la metà dei monasteri sono slavi o albanesi" ... "Karakallou e Philotheou sono albanesi."
(AE Bakalopulos (1973). Storia della Macedonia, 1354-1833.)

Famosi e importanti sono le icone, gli affreschi e i dipinti eseguiti dal pittore albanese Kostandin Zografi Ballamaçi in tutto il Monte Athos.
[Qui l'articolo: https://giuseppecapparelli85.blogspot.com/2024/01/kostandin-e-athanas-zografi-attivita.html]

Un'altra figura albanese importante che dimorò sul Monte Athos fu San Giovanni Kukuzeli, conosciuto come il più grande musicista e cantante della musicologia Cristiano Ortodossa.
[Qui l'articolo: https://giuseppecapparelli85.blogspot.com/2024/04/san-giovanni-kukuzeli-sen-janji.html]

Inoltre segnalo la presenza di un'importante dizionario bulgaro-albanese. Dal Manoscritto originale conservato nel Monastero di Hilandar, Monte Athos, Grecia: "Sommario: Glossario bulgaro-albanese, alle carte 15a-31b....Foglio 37b fino alla fine del manoscritto, preghiere in albanese... Senza ornamenti. In bulgaro, russo, albanese e greco."

Nessun commento:

Posta un commento