Ametà del XIX secolo, l'Italia era una nuova nazione rattoppata da piccoli principati da Garibaldi. Era una nazione come un adolescente appena coniato che voleva tutto. Una delle sue ambizioni era di spiegare le ali ed espandere il suo dominio e ricreare la gloria del vecchio impero romano dal Mediterraneo all'Oceano Indiano. L'Etiopia sarebbe stata il gioiello della corona e la ciliegina sulla torta di questo presunto impero. Come uno stupido e troppo cresciuto bullo adolescente, non riuscì a capire il motivo per cui l'Etiopia era stata una nazione libera per oltre tremila anni. Con un eccessivo senso di potere e superiorità razziale, non avrebbe mai immaginato di poter perdere una battaglia con i "selvaggi". Con spavalderia e gusto, l'Italia ha intrapreso quella che considerava una vittoria sicura. Ahimè, gli artigli avidi dell'aquila italiana furono tagliati fino all'osso e le sue ali furono tagliate in un solo giorno ad Adwa il 1 ° marzo 1896 dall'esercito etiopico. Il nuovo impero romano è diventato un sogno irrealizzabile mentre l'esercito italiano scappa con la coda tra le zampe posteriori per leccarsi le ferite.
Lunga vita alla volontà combinata e alla volontà patriottica dei nostri antenati che hanno mostrato al mondo che un popolo determinato può vincere e sconfiggere un formidabile nemico. Adwa è stato il precursore e l'ispirazione di tutte le successive guerre di liberazione in tutto il mondo contro la dominazione coloniale.
(@GiuseppeCapparelli)🔯🔥
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